Si è svolto questo pomeriggio l’evento organizzato da Sisal “Futures. Infrastrutture digitali e tecnologia a beneficio dell’evoluzione del tessuto produttivo italiano“. Tra gli speaker anche figure di spicco del mondo accademico e imprenditoriale.
Antonio Deruda, docente e analista di geopolitica digitale, ha preso la parola sostenendo: “Il tema della sicurezza in Europa sta diventando sempre più importante e centrale. Tra Mar Baltico e Mare del Nord vediamo una vera e propria alleanza tra le navi russe e cinesi. Infrastrutture nevralgiche europee sono spesso sottoposte al passaggio di navi straniere e ciò è considerato ovviamente un grande pericolo. La questione dei cavi sottomarini lesionati nel Mar Baltico ne è un esempio lampante, dove nelle vicinanze navigava proprio una nave mercantile cinese”.
“L’intelligenza artificiale – ha proseguito Deruda – consuma molte più energie di altre tecnologie. Anche i data center, con tutta l’elettricità che richiede ha bisogno di valutazioni nuove, non solo a livello di privacy ma anche di gestione vera e propria. Gli Stati Uniti hanno cominciato una vera e propria diplomazia dei data center, ovvero stanno guardando al di fuori dei loro confini e in particolare nei paesi amici come Filippine, Indonesia, India o Emirati Arabi Uniti”.
Maximo Ibarra, Amministratore Delegato di Engineering, ha dichiarato: “Bisogna fare un distinguo della digitalizzazione nella PA italiana: la pubblica amministrazione ha fatto passi in avanti, ma rimangono problemi importanti nei comuni più piccoli. In questi casi, molto spesso mancano le competenze digitali”.
“Nel prossimo futuro – sostiene Ibarra -, ognuno di noi potrà avere nel proprio smartphone una piattaforma di intelligenza artificiale che conoscerà tutto ciò che è presente nel telefono. In questo contesto, la cybersecurity diventa fondamentale e sarà importante fare investimenti importanti. Ad esempio, in Italia nel 2023 gli attacchi hacker sono aumentati del 23% e ciò dimostra quanto sia necessario essere reattivi a questi attacchi”.
Roberta Cocco, docente universitaria, ha affermato: “Il governo Biden ha investito tantissimo nella ricerca e innovazione, dimostrando di voler essere parte attiva. Ora, con Trump, non sapremo come andrà, ma certamente ci sarà un forte impulso alla liberalizzazione e alla sperimentazione, visto anche che Elon Musk avrà una posizione di rilievo. L’Europa dovrà mantenere la barra dritta nel dialogo con gli Usa e dovrà cercare di essere il più unita possibile, affinché le varie realtà possano essere un alter ego alle realtà statunitensi”.
“L’Italia – ha proseguito Cocco – ha fatto sicuramente dei passi in avanti anche nel mondo della Pubblica Amministrazione, grazie ad un impegno molto forte nella digitalizzazione. Nel 2016 sono stati presi dei progetti in stallo che, una volta messi in pratica, hanno dato il via a questo cambiamento. Spiace dirlo, ma anche il periodo della pandemia ha sdoganato modalità digitali che ora consideriamo di utilizzo comune. C’è però un vulnus in Italia: aiutare i cittadini ad usufruire di tutte queste possibilità”. ac/AGIMEG