Riabilitare il gioco della morra, cancellandola dalla tabella del Testo unico di pubblica sicurezza che dal 1931 la vieta nei locali pubblici, in quanto quella disposizione sarebbe ormai anacronistica. Era questo l’obiettivo della mozione presentata nel Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia come primo firmatario da Leonardo Barberio (Fratelli d’Italia), condivisa da Lega e Progetto Fvg e approvata oggi a maggioranza dall’Aula. Sono stati 24 i voti favorevoli al testo che impegna la Giunta “ad attivarsi presso le sedi opportune affinché il gioco della morra sia cancellato dall’elenco dei giochi vietati ai sensi dell’art. 110 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”. Ha scelto un’esplicita astensione solo Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, ma molti altri consiglieri hanno deciso di non partecipare al voto: i gruppi di M5S, Forza Italia e Cittadini, i rappresentanti del Pd – con l’eccezione di Cristiano Shaurli, favorevole – i consiglieri del Misto Walter Zalukar ed Emanuele Zanon, il leghista Ivo Moras. Non ha votato neppure il governatore Massimiliano Fedriga, dopo che l’assessore Pierpaolo Roberti aveva manifestato l’intenzione della Giunta di rimettersi alla volontà dell’Aula.
“Tengo alle nostre tradizioni – ha spiegato Barberio – e faccio notare che la morra è riconosciuta come disciplina sportiva dal Coni, tra i giochi e sport tradizionali. È un gioco che non prevede scambi in denaro e non genera liti”.
Posizione condivisa da Shaurli (Pd) che ha ricordato come negli anni Trenta del secolo scorso la morra fosse stata inserita in quell’elenco “per la possibile violenza che generava tra i giocatori. Ma oggi nessuno più si accoltella giocando a morra, né si scommette e si fa azzardo. Tanto che la provincia di Trento e le regioni Sardegna e Liguria hanno già stabilito la reintroduzione nei locali pubblici: l’unica critica che si può fare alla Giunta è semmai quello di non avere già provveduto”.
Di diverso avviso Andrea Ussai che, parlando a nome di tutto il gruppo M5S, ha anticipato l’intenzione di non partecipare al voto contestando “l’atteggiamento di questa Giunta sul gioco d’azzardo. Lo stesso Barberio fece votare un emendamento alla norma che rese possibili ulteriori proroghe al distanziamento delle sale giochi dai luoghi sensibili”.
Intermedia la posizione di Honsell: “Ho sentimenti contrastanti – ha detto – perché vedo che non sono state finanziate tante iniziative previste dalla legge regionale sul gioco d’azzardo. Anche se per me la morra va benissimo, non posso perciò votare a favore di questa mozione, a meno che non la si integri con un invito alla Giunta a finanziare la legge del 2017”. Richiesta che è stata però bocciata dal primo proponente Barberio. cdn/AGIMEG