“Relativamente alle stime di previsione per l’anno 2025, sulla base dei dati di gioco risultanti al primo trimestre dell’anno corrente, è stato rilevato un lieve incremento della raccolta, pari a circa il 2%, rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente”. E’ quanto ha riferito il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, rispondendo nell’Aula della Camera a un’interrogazione Pd sulle stime di previsione dell’anno in corso relative alla raccolta e alle vincite dei giochi pubblici. “Al riguardo – ha aggiunto Freni – si evidenzia che tale incremento è determinato sulla base del significativo incremento realizzato per il gioco online, pari a circa il 10 per cento. Contrariamente, il gioco raccolto su rete fisica ha registrato, in tale primo trimestre, un generale decremento rispetto al primo trimestre dell’anno 2024″.
I deputati del PD Merola e Vaccari, in particolare, hanno presentato un’interrogazione a risposta immediata in VI Commissione Finanze alla Camera rivolta al Ministro dell’economia e delle finanze in cui chiedevano: “quali siano le stime di previsione per l’anno 2025 e i dati relativi alla ripartizione della raccolta e delle vincite in denaro suddivisi per tipologia di gioco e canale di vendita riportati per ciascuna regione con il dettaglio delle province e dei comuni relativi agli anni 2023 e 2024”.
Nello premesse gli esponenti del Partito Democratico hanno sottolineato che per il 2023 “l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli stimava una raccolta totale da giochi pubblici di circa 149 miliardi di euro e un gettito erariale di 11,8 miliardi”. “Il Governo ipotizzava per il 2024, a legislazione vigente, un’ulteriore crescita, che andava ridefinita sul nuovo assetto normativo e regolatorio conseguente all’attuazione della delega fiscale, in cui è previsto tra l’altro il riordino delle disposizioni del settore del gioco pubblico”. “Ad oggi non è stata trasmessa la relazione e non sono ancora stati forniti dati ufficiali relativi agli anni 2023 e 2024 e le stime di previsione per l’anno 2025. Gli ultimi dati ufficiali forniti dall’Agenzia risalirebbero alla pubblicazione del libro blu dell’anno 2022; i dati sulla raccolta e la ripartizione geografica in base alla tipologia di gioco risultano estremamente utili per individuare la tipologia di giocatori che soffrono di comportamenti compulsivi e adeguare i piani di prevenzione alla dipendenza patologica, e non di meno per determinare eventuali situazioni e luoghi nei quali si potrebbero verificare giocate con importi anomali”, aggiungono. cdn/AGIMEG