Fase 2, Decaro (pres. Anci): “Ai settori che ripartono vanno fornite linee guida univoche nazionali”

“Durante la fase 1 abbiamo dato dimostrazione di responsabilità rinunciando al nostro potere di ordinanza per gestire in modo univoco una situazione di emergenza, evitando 8.000 posizioni diverse che pregiudicherebbero l’unità d’azione necessaria per vincere la battaglia contro il virus”. E’ quanto ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Nella fase 2, di ripartenza per i settori che ripartono si devono fornire linee guida univoche nazionali in analogia a quanto già accaduto per la manifattura e i cantieri. Noi sindaci rispettiamo l’autonomia regionale sui tempi delle riaperture perchè le Regioni conoscono la situazione sanitaria legata al numero dei contagi, dei tamponi e dei posti letto di terapia intensiva. Ma le linee guida sui settori che riaprono devono essere uniformi, una posizione espressa in cabina di regia dal presidente della Lombardia Attilio Fontana e che noi sindaci abbiamo condiviso”, ha aggiunto. “Abbiamo invitato le regioni a stabilire con il governo delle linee guida che noi faremo applicare senza alcuna polemica. Ma se si possono usare regole diverse, i sindaci hanno diritto a riprendersi il loro potere di autorità sanitaria locale che non può essere esautorata senza che questo obbedisca ad alcuna logica”, ha continuato. cdn/AGIMEG