Da oggi possono riaprire circa 800 mila imprese, ma il completo lockdown di aprile ha avuto conseguenze che il sistema economico italiano non ha mai sperimentato dopo la seconda guerra mondiale. Infatti, dopo la flessione del 30,1% di marzo, nel mese scorso i consumi sono crollati, rispetto ad aprile 2019, del 47,6%.“Ad aprile, – si legge nella nota ufficiale di Confcommercio – i consumi sono crollati del 47% col rischio di danni permanenti all’economia. E la ripartenza, iniziata già dopo Pasqua e in via di rafforzamento nella prima settimana di maggio, come risulta sia dai consumi giornalieri di energia elettrica che dalle percorrenze dei veicoli leggeri, si presenta ancora densa di difficoltà. La questione più grave è la concentrazione delle perdite su pochi importanti settori, come il turismo e l’intrattenimento, che sono anche quelli più soggetti a forme di distanziamento e rigidi protocolli di sicurezza, ma anche la mobilità e l’abbigliamento. “E’ iniziata la Fase 2, sosteniamo il coraggio e la responsabilità delle imprese che tra mille difficoltà ripartono. Sosteniamo la sicurezza individuale che diventa sicurezza collettiva. Sosteniamo questa voglia di ripresa con indennizzi più robusti e liquidità vera. E con più certezze. Serve un piano di ricostruzione complessiva del Paese che oggi ancora non c’è”. E’ quanto ha affermato il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli. ac/AGIMEG