“Mappare anche con l’aiuto dei concessionari, la rete parallela dei ctd per avere l’idea relae delle dimensioni del fenomeno”. E’ una delle soluzioni immediate che ha prospettato Roberto Fanelli, a capo della Direzione Centrale accertamento e riscossione dell’ADM, nel corso della tavola rotonda organizzata da Agisco (Assosnai). Fanelli ha anche detto che l’ADM sta collaborando con le Questure perché “la licenza di pubblica sicurezza prevista dall’art. 88 Tulps non venga più negata ai centri trasmissione dati solamente sulla base della mancanza della concessione, ma anche per altri motivi”. IN questo modo i CTD non potrebbero ottenere ragione con tanta facilità di fronte al Tar. Ginesta a conclusione dei laori ha sollecitato un intervento immediato: “Tra sei mesi gli operatori potrebbero nonn esserci più, o la platea potrebbe essere notevolmente ridotta”. Ginestra è quindi tornato a chiedere il dimezzamento degli oneri concessori o la sospesione del prelievo. gr/AGIMEG