“Il Gioco Buono”, Faggiani (ANCI): “Si può eliminare il gioco, ma non i giocatori. Testo unico deve riqualificare l’offerta dando certezze agli operatori del settore”

“Il gioco non è negativo in sé, ma per l’uso e abuso che se ne può fare. Possiamo eliminare il gioco, ma non i giocatori, serve fare in modo che le persone possano giocare senza farsi male”. Lo ha detto Domenico Faggiani, responsabile nazionale Anci per le problematiche da gioco d’azzardo, nel corso della tavola rotonda “Il gioco buono: un alleato contro l’illegalità”. “Condivido le dichiarazioni del sottosegretario Baretta sulla necessità di un riordino del settore, speriamo che sia la volta buona per un riordino che porti a una riduzione e riqualificazione di tutta l’offerta di gioco. Non dobbiamo ripartire da zero, ma dalle basi gettate nella conferenza Stato- Regioni del settembre 2017, ad esempio con il contingentamento, per poi migliore il coordinamento dei sistemi di controllo, che punti a contrasto dell’illegalità, ma sarebbe necessaria anche un’armonizzazione delle normative a livello europeo. Inoltre più risorse agli enti locali consentirebbe di implementare gli interventi nei confronti delle dipendenze. Bisogna salvaguardare il gioco legale, contrastare l’illegalità, utilizzare la tecnologia con il passaggio dalle Awp alle Awpr, affrontare il tema della prevenzione con azioni mirate che siano indirizzate in primo luogo verso i più giovani. Serve quindi un testo unico – conclude Faggiani – che riqualifichi l’offerta di gioco e dia certezza gli operatori che stanno vivendo momento difficili, tutelando l’occupazione”. cr/AGIMEG