“Ho accolto con piacere l’invito a questa iniziativa soprattutto perché arriva in un periodo molto complicato a livello socio-economico e sanitario per il paese. In questo momento tantissime attività, tra cui quelle del gioco, sono in difficoltà. Inoltre, la recente relazione della Dia ha fatto emergere il rischio che le attività legali siano fagocitate dalla criminalità organizzata. E’ evidente che lo stop del gioco lecito ha causato un incremento dell’attività illegale e lo dimostrano le numerose operazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. E’ quanto ha affermato il Responsabile Coordinamento Nazionale Problematiche del Gioco Pubblico ANCI, Domenico Faggiani, durante il webinar “In nome della Legalità. Senza regole non c’è gioco sicuro: la chiusura del gioco legale come grossa opportunità per il gioco illegale” organizzato da Codere. “Il paese comincia a vedere la luce grazie ai vaccini ed è proprio questo il momento di guardare con attenzione al futuro e per quanto riguarda il settore del gioco si fa necessario un riordino. Ricordo che già nel Decreto Dignità era previsto un riordino entro sei mesi che è stato poi continuamente prorogato nel tempo con le Nadef annuali. Quindi, la consapevolezza della necessità di un testo unico c’è già da tempo. Credo che una tale riforma debba contenere una riduzione dell’offerta, un incremento dell’attività di prevenzione alla ludopatia e l’innovazione degli apparecchi da gioco. Inoltre, si rende necessario anche un coordinamento europeo su questo tema. Tutto questo non basterebbe se gli enti locali non venissero coinvolti nel giusto modo. Ribadisco la piena disponibilità dell’ANCI e di tutti gli enti locali a collaborare nello stilare il nuovo testo unico perché credo che i Comuni possano dare un importante contributo in special modo nella lotta all’illegalità. Ritengo che un riordino non sia più prorogabile anche in vista della scadenza dei bandi di gara. Penso che il punto ideale di partenza sia l’intesa raggiunta nel 2017. La speranza era quella di poter svolgere questo lavoro con l’ex sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, che aveva avuto un importante ruolo sull’accordo che ho richiamato”. ac/AGIMEG