Pastorino (pres. STS) ad Agimeg: “Tabaccai primo presidio sul territorio della legalità. Operiamo controlli molto stretti sui minori e sui soldi spesi dai giocatori (video)

dal nostro inviato a Sanremo – Tabaccai come presidio sul territorio della legalità e contrasto al gioco illecito. Sono i punti di quanto dichiarato ad Agimeg da Giorgio Pastorino, presidente nazionale Sts, a margine del convegno sul gioco che si sta tenendo a Sanremo.

Perché avete scelto il casinò di Sanremo come location?

“L’abbiamo scelto per due motivi. Riteniamo che la rete dei casinò sia della Stato esattamente come quella dei tabaccai e poi per la vicinanza al comune di Ventimiglia dove il sindaco ha fatto un’ordinanza mettendo orari che di fatto chiudono le slot durante tutta la giornata e permettendole solo di notte quando però le nostre attività sono chiuse. E’ un segnale anche per tutta la provincia, per dire di non seguire ordinanze che creano solo danni e non servono a tutelare la salute dei cittadini”.

Dalla vostra parte ci anche molti cittadini perché in tanti ritengono che i tabaccai ed i ricevitori sono una barriera di legalità

“Purtroppo bisogna dire che il gioco illegale in Italia c’è ancora. Spesso leggo di operazioni della Guardia di Finanza, della Polizia che fanno sequestri in posti dove si gioca illegalmente, ma spesso non viene sottolineato bene che questi in questi luoghi c’è il gioco illegale e quindi si può incorrere nella confusione tra gioco lecito e illecito. Certamente noi siamo una barriera per la legalità, fa parte del nostro sistema concessorio ed è nato per contrastare la domanda che veniva soddisfatta, diversi anni fa, solo dall’illegalità. Noi dobbiamo quindi ribadire con forza che esiste una rete che lavora per conto dello Stato e che tutela l’Erario, i cittadini, la legalità e soprattutto che dà la certezza degli eventi, la regolarità delle estrazioni”.

Che cosa fa un ricevitorie, un tabaccaio per contrastare l’illegalità? “Noi operiamo un controllo prima di tutto molto stretto sui minori. Voglio ricordare che abbiamo già un divieto di vendita per il tabacco verso i minori e ne abbiamo uno anche per il gioco. La differenza, rispetto ad altre attività commerciali, è che nel caso in cui qualcuno dovesse trovare un minore che gioca nelle nostre attività, potremmo perdere la concessione statale, quindi chiudere l’attività. Cosa che altri non hanno. Delle attività possono magari essere multate, chiuse per un certo periodo ma non perdono l’azienda. L’altro controllo che facciamo è sul denaro che viene speso dai giocatori. Siamo soggetti alla normativa antiriciclaggio, che rispettiamo pienamente”. gpm/AGIMEG