Magro (MGA) ad Agimeg: “Grande attenzione a chi c’è dietro alle società di gioco. Con Aams scambio di informazioni anche riguardo operatori specifici”

dal nostro inviato – “Come autorità incontriamo gli operatori per comunicare le nostre aspettative. I regolamenti devono essere chiari. Anche l’ultima legge, ad esempio, è nata da una consultazione pubblica. Organizziamo workshop e conferenze. Come istituzione dialoghiamo con i regolatori degli altri Paesi europei, ad esempio con quelli italiani abbiamo instaurato un’ottima relazione”. E’ quanto ha detto Michele Magro della MGA, Malta Gaming Authority ad Agimeg durante l’European Gaming Congress in corso a Milano. “Condividiamo con l’Agenzia dei Monopoli le informazioni e le opinioni riguardanti i regolamenti, ma non solo, anche riguardo operatori specifici. Quindi, se abbiamo dei dubbi su operatori o azionisti di una compagnia ci scambiamo delle informazioni”, ha aggiunto. “Gli operatori italiani per poter operare hanno la licenza ADM, sono regolati. Non è molto comune avere azionisti italiani. Per sapere chi sono gli azionisti dobbiamo, per legge, andare a fondo per sapere chi è l’UBO, Ultimate Beneficial owner, ossia il reale azionista, chi detiene le quote di una società. Dobbiamo conoscere da dove proviene il denaro, scrutare l’esperienza dell’azionista del settore, o del manager delle organizzazioni e dei direttori. Se è un azionista di una sola compagnia dobbiamo sapere se ha una certa esperienza nel settore del gaming. Altrimenti dobbiamo indagare il motivo del suo sbarco nel settore. Dobbiamo essere certi del fatto che ciò che si dichiara corrisponde a realtà”, ha detto. “Il regolatore deve sempre monitorare il rischio di un’operazione. Con un settore ed un’industria così innovativi come quella del gioco, il regolatore deve sempre capire che il rischio esiste e dobbiamo capire come si svolge il gioco con il mutare della tecnologia”, ha concluso. gpm/AGIMEG