ICE Vox Londra. Pubblicità giochi e scommesse: ecco la situazione in Francia, Spagna e Olanda

Dai nostri inviati a Londra – Pubblicità su giochi e scommesse al centro dell’ICE VOX in corso a Londra. Nel primo panel della giornata si sono dati appuntamento i regolatori di Spagna, Francia e Olanda per confrontarsi sulla legislazione in materia di pubblicità dei rispettivi Paesi. Ecco gli interventi.

“Nel 2016 la spesa su pubblicità del gioco si aggirava sui 200 milioni di euro e nel 2020 era salita a 360 milioni di euro. In pochissimo tempo si è arrivati ad una spesa quasi doppia e per questo motivo abbiamo messo in atto una legge che pone forti restrizioni soprattutto per tutelare i giovani che sono vulnerabili”. È quanto ha affermato il Direttore Generale dell’ente regolatore in Spagna DGOJ, Mikel Arana, durante il panel “A year in review” all’ICE Vox di Londra.

“Ovviamente alla nostra legge sulla pubblicità si sono opposti gli operatori, la Liga spagnola e i media. Ora siamo in attesa che la corte suprema si pronuncia sulla questione”.

“La grande maggioranza dei giocatori gioca responsabilmente, ma c’è anche una significativa parte che eccede e spende veramente troppi soldi. Questo ci preoccupa molto. La vera sfida è capire che i giocatori hanno comportamenti diversi e ognuno necessita di un diverso tipo di protezione. Ciò che stiamo provando a mettere in campo è un limite di denaro e anche un limite di tempo per tentare di aiutare le persone più vulnerabili. A tal proposito, un ruolo importante lo avranno la tecnologia e la responsabilità degli operatori di gioco. Tutte le nostre mosse hanno l’obiettivo di far diminuire i giocatori problematici”.

“Il mercato del gioco in Francia è in grande crescita e la pubblicità di giochi e scommesse, soprattutto online, ha come target i giovani giocatori. Ciò ha creato un grande dibattito in Francia sull’opportunità di pubblicizzare a volte in modo aggressivo i prodotti di gioco da parte degli operatori. A seguito di una consultazione abbiamo rafforzato le linee guida in materia per garantire un migliore controllo in tema di advertising”. Ha dichiarato Isabelle Falque Pierrotin, presidente Anj.

“Come ente regolatore vogliamo che il gambling sia meno azzardo e più intrattenimento. Dobbiamo infatti tutelare i giocatori soprattutto in questa fase di crescita del mercato online. La nostra regolamentazione non vuole essere conservativa ma integrare al suo interno le nuove tendenze e i nuovi prodotti gioco, senza tuttavia abbassare la guardia sulla tutela dei giocatori. L’evoluzione del mercato del gioco va seguita e regolata”, ha aggiunto.

“In Olanda il mercato del gioco online è stato aperto ad ottobre dello scorso anno. Una risposta naturale alla sempre più crescente domanda di gioco. In questi primi sei mesi gli operatori di gioco hanno compiuto moltissimi investimenti soprattutto in pubblicità di scommesse sportive. Ciò ha portato un grande dibattito nel Paese visto che spesso per promuovere il gioco sono stati ingaggiati calciatori o influencer che hanno molta presa soprattutto tra i più giovani. Per questo motivo usiamo molte restrizioni prima di assegnare una licenza”. Ha detto Rene Jansen, presidente Ks autorità olandese del gioco.

“Ne abbiamo date 18 finora ma altre 30 sono ancora in attesa. Vogliamo infatti creare un ambiente di gioco sicuro, la nostra priorità è tutelare i giocatori in particolare i più giovani. A livello nazionale la politica deve fornirci una legislazione contenente tutti gli strumenti idonei per rafforzare i controlli e garantire la sicurezza del mercato del gioco”, ha continuato. ac-cr/AGIMEG