Garrisi (Stanleybet) ad Agimeg: “Chiedo allo Stato, al Mef e all’Adm di iniziare a pagare subito l’imposta unica in Italia previo riconoscimento di legittimazione e lasciare alla magistratura la risoluzione dei contenziosi” (3)

Dopo anni di battaglie, il rapporto tra Monopoli e Stanleybet sembra vivere una stagione di “rispetto” reciproco. Com’è la situazione al momento?

Credo che la parola ‘rispettò rifletta la realtà, pur nelle differenze di opinione che ormai sono limitate al problema dell’imposta unica, che però è responsabilità del legislatore e non di ADM. Alla fine la giustizia trionferà, probabilmente in sede di Corte Costituzionale o di Corte Europea. L’imposta unica introdotta con la legge di stabilità del 2011 non è una imposta ma una sanzione. Una sanzione punitiva per il fatto di essere un CTD. È risibile che venga richiesta ad un operatore che non c’entra nulla. E come se la si richiedesse ai negozi SNAI invece che alla Snai, o, come ha recentemente detto la Commissione Tributaria Provinciale di Roma dandoci ragione, è come se venisse richiesta direttamente ai botteghini del lotto. Ma allora Perché non richiederla alla Stanley? Perché la Stanley la paga già da un’altra parte, dove è autorizzata, e non in Italia, dove l’autorizzazione gli è stata negata, in violazione del diritto dell’Unione. Alla fine il problema riceverà una soluzione basata su questi semplici elementi di diritto e di giustizia. Una sanzione mascherata da imposta per scoraggiare l’unico modo che l’Europa aveva dato alla Stanley per entrare nel sistema. Una vera e propria violazione del giudicato della Corte di Giustizia. Tanti ci sono andati di mezzo. Che vergogna per l’Italia. Ma bisogna avere pazienza e non perdere mai la fiducia nella giustizia. L’esercizio di sacrosanti diritti costituzionali, cosi come confermato dalla Suprema Corte di Cassazione, rende legittima la via del risarcimento alla Stanley e ai CTD per i danni subiti.

Senza la prevista gara come si regolerà Stanleybet per la sua entrata nel sistema concessorio italiano?

Abbiamo più volte chiesto, e continuiamo a chiedere, di essere subito inseriti in qualche modo nel sistema concessorio. Abbiamo il riconoscimento di legittimità dei Tribunali Italiani. Siamo disposti, previo riconoscimento di legittimità del Ministero dell’Economia o direttamente del regolatore, ad iniziare a pagare l’imposta unica in Italia dal giorno dopo che tale riconoscimento sia avvenuto. Per il passato proponiamo allo Stato, al legislatore, al regolatore, di lasciare che sia la Magistratura ad occuparsene. In questo momento ADM sta vincendo la maggior parte dei procedimenti tributari, in primo grado. Di conseguenza mi sembra una proposta più che ragionevole. Dato che non voglio essere frainteso, e per essere chiaro fino in fondo, ripeto, Perché non ci siano dubbi sulla assoluta chiarezza della mia posizione, che ho concordato con John Whittaker, il CEO, e quindi è anche la posizione del board di Stanley: chiedo allo Stato al Ministero dell’Economia e ad ADM di iniziare subito a pagare l’imposta unica in Italia, previo riconoscimento di legittimazione della Stanley e dei suoi CTD da parte di una di queste entità e di lasciare all’insegnamento della Magistratura la risoluzione del contenzioso in essere per il passato. Più chiaro di così….. (fine)

ff/AGIMEG