Carmelo Mazza (CEO Betaland) ad Agimeg: “Le ultime manovre in Italia scoraggiano i nuovi investimenti. Per regolare il settore bisogna avere conoscenze specifiche”

“Aumentare le tasse, le restrizioni sulle pubblicità sono elementi che non incoraggiano nuovi operatori a fare investimenti in Italia. Agire sui divieti è poco efficace perché crea spazio a chi i divieti li elude”. È quanto dichiarato ad Agimeg da Carmelo Mazza, ceo di Betaland. “Gli interventi normativi che abbiamo avuto nell’ultimo periodo non mi pare l’abituale attenzione e cautela nei confronti di un settore complesso e che necessita di competenze specifiche per poter essere modificato in termini di regolazione. Quello che è venuto fuori ieri dalla Commissione Bilancio è serio perché smonta non solo i numeri, ma anche una serie di assunzioni che venivano fatte sulla dinamica del settore. Evidentemente la Commissione bilancio ha ritenuto che l’economia del settore è differente da quella che immagina il Governo”. Per quanto riguarda la penalizzazione nei confronti del settore online, sia con il divieto di pubblicità, sia con l’aumento della tassazione e considerando che a Londra due colossi internazionali Pinnacle e 1xbet, valutano di ripensare all’entrata in Italia, Mazza afferma che: “Questi sono i primi segnali di un raffreddamento di interesse verso l’ingresso di operatori che non sono ora presenti sul mercato. Aumentare le tasse e le restrizioni sulle pubblicità sono elementi che tendono a favorire chi nel settore già opera elevando barriere all’entrata. A chi vuole entrare nel mercato italiano in grande stile resta quindi la sola alternativa delle acquisizioni. L’impatto che avranno le restrizioni della pubblicità sul settore non sarà immediato mentre quello della tassazione inciderà subito sui conti delle aziende. In generale se l’intenzione è ridurre il perimetro operativo del gioco online, forse varrebbe la pena dirlo esplicitamente, ma agire sui divieti è poco efficace perché crea spazio a chi i divieti li può eludere. Sul medio e lungo termine immagino che il settore sarà penalizzato in termini di redditività. Si affermeranno modelli di business che ancor di più faranno leva sulla rete fisica. Sulla situazione attuale di Betaland, Mazza conclude che: “siamo riusciti ad ottenere il ripristino completo dell’operatività dell’azienda sia per il fisico che online a conferma della legittimità delle nostre modalità operative. Continuiamo quindi ad essere presenti sul mercato con la nostra offerta nel pieno rispetto della legalità e delle linee guida dell’autorità giudiziaria con le cui altissime professionalità collaboriamo costantemente. Siamo fiduciosi di chiarire tutte le questioni nelle sedi opportune e colgo l’occasione per ringraziare l’intera filiera che è rimasta senza eccezioni legata al nostro brand nonostante le lusinghe di una concorrenza molto rapace”. lp/AGIMEG