Cairoli (AD Lottomatica) ad Agimeg: “Le politiche proibizionistiche sul gioco favoriscono attività malavitose. Gara Superenalotto fatta da tutte aziende preparate, sono quindi normali tempi lunghi per la valutazione”

dai nostri inviati – “Spiegare il proibizionismo è un insulto a chi ascolta. E’ un approccio che vieta. Vietando un prodotto, di fatto finge che non esista. Chi proibisce spesso si gira dall’altra parte e non si occupa di ciò che succede. Il proibizionismo da sempre, in qualunque settore, Paese o periodo storico, ha alimentato le attività malavitose. Lo Stato italiano dal 2002 ha scelto di prendere un’offerta enorme, 800mila videopoker, e legalizzarla. Quindi di spostare risorse e persone nelle disponibilità dello Stato e di occuparsi del gioco. Negli ultimi anni, tra Legge Regionali, regolamenti comunali e normative dello Stato, esiste un’attitudine a proibire, smantellare e distruggere, riconsegnando miliardi di euro nella disponibilità della malavita, riconsegnando le persone più deboli nelle mani di usurai e organizzazioni malavitose, prendendo e cancellando 100mila posti di lavoro”. E’ quanto ha detto Fabio Cairoli, Amministratore Delegato di Lottomatica, a margine della presentazione del Rapporto di Comunità del Gruppo. “Vediamo nell’evoluzione digitale la possibilità di alzare il livello di servizio, di informazione e sicurezza dei prodotti che gestiamo sul piano delle nostre concessioni. Il comportamento – ha aggiunto – delle persone è cambiato e sta cambiando, quindi chiede esperienze diverse rispetto al passato. L’obiettivo di Lottomatica è quello di mantenere sintonia tra l’offerta e la domanda del mercato, senza far competere il digitale con le reti fisiche. Le reti fisiche si integrano infatti con il digitale”. Sulla gara del Superenalotto, Cairoli ha detto ad Agimeg: “Stiamo aspettando i risultati. Le Commissioni si organizzano e lavorano come ritengono più opportuno. Il fatto di aver avuto tre partecipanti è una cosa buona. Si tratta di progetti articolati e complessi da valutare. Se la Commissione impiega questo tempo, probabilmente è quello necessario. Sono infatti tutte aziende preparate. Sisal gestisce questa concessione da molti anni ed ha una conoscenza ampia del gioco. Lottomatica conosce il mercato italiano ed è un’operatore in grado di fare proposte tecniche credibili. Sazka Group è un’azienda presente nel mercato delle lotterie e del gioco in Europa ed opera molto bene, nel rispetto delle regole”. “Sazka, per quanto concerne il Lotto, è un socio non imprenditoriale. Anche per il Gratta e Vinci abbiamo altri due soci. Per quanto riguarda il Superenalotto, abbiamo valutato che fosse più interessante per noi partecipare da soli”, ha continuato. “Oggi gli apparecchi nel complesso sono circa 320mila, con una capillarità di punti di vendita ridotta rispetto a qualche anno fa ma comunque importante. Essendo le slot il pezzo d’offerta ritenuto socialmente più degno di attenzione crediamo che ci sia spazio per un’evoluzione ulteriore che tenda a razionalizzare e quindi anche a diminuire l’offerta. Ma la cosa importante è che l’offerta ha spazio per crescere ancora dal punto di vista qualitativo con una rete che resti capillare. Questa sintesi si può fare solo se qualcuno decide non di criminalizzare il comparto ma di sedersi e comprenderne valore e dinamiche e dare una visione per il futuro che dia una sostenibilità economica, sociale e certezza alle aziende che hanno investito ingenti risorse”, ha concluso. gr/AGIMEG