Beato (Osservatorio Dipendenze Bergamo): “Non esistono studi accreditati, esaustivi e rappresentativi sul Gap”

dal nostro inviato – “L’epidemiologia del gioco d’azzardo, rispetto a quella delle altre dipendenze (tossicodipendenza, alcolismo, ecc.), ha ricevuto poca attenzione anche per la difficoltà incontrata nel tempo a considerare il gioco un fattore patogeno in grado di generare dipendenza”. È quanto dichiarato dalla dott.ssa Elvira Beato, Responsabile dell’Osservatorio per la programmazione/Osservatorio Dipendenze, dell’ATS di Bergamo, nel corso di un intervento presso un convegno a Bergamo. “Gli studi effettuati in Italia e in Europa presentano dati molto eterogenei. Per quanto riguarda l’Italia, ad oggi sono state intraprese poche ricerche epidemiologiche su larga scala. In generale, non esistono studi accreditati, esaustivi e validamente rappresentativi del fenomeno e quindi i dati a disposizione ne danno solo un’idea”. “Nella nostra provincia”, ha spiegato Beato “cresce la quota di coloro che risultano avere un profilo di gioco problematico in tutte le fasce di popolazione considerate”. lp/AGIMEG