Malta, MGA: “Priorità alla prevenzione di infiltrazioni criminali. Falsa l’accusa di non collaborare con l’Italia”

“La prevenzione delle infiltrazioni criminali è una delle priorità della MGA. L’MGA garantisce che le sue procedure e risorse nel campo della due diligence siano le migliori possibili e a molti richiedenti viene rifiutata una licenza sulla base del mancato rispetto degli standard di idoneità”. La Malta Gaming Authority replica in questo modo alle notizie pubblicate su alcuni quotidiani circa i rapporti tra società di gioco con sede nell’isola e criminalità organizzata, evidenziando come gli ultimi articoli pubblicati si riferiscano a vicende su cui l’azione di controllo è già stata avviata dalla MGA, su tutte quelle riguardante l’Operazione ‘Game Over’ dello scorso febbraio che ha portato all’arresto di 26 persone.
La MGA smentisce l’affermazione secondo cui “le compagnie di gioco minacciavano di lasciare Malta se si fosse riuscito a ripulire il settore”. Queste affermazioni sono definite false e destinate esclusivamente a danneggiare la reputazione della giurisdizione maltese. Inoltre, l’Autorità di gioco maltese nega la mancanza di cooperazione con le autorità italiane. Viceversa, la MGA collabora e fornisce qualsiasi informazione pertinente alle autorità competenti quando richiesto, o se la MGA ritiene che tali informazioni in suo possesso debbano essere condivise con le rispettive autorità. In alcuni casi, le informazioni e le risorse a disposizione delle forze dell’ordine italiane e della polizia non sono necessariamente e prontamente disponibili per i regolatori del gioco d’azzardo, maltese o meno. L’MGA ritiene di aver assolto al suo compito quando un altro ente di regolamentazione o di applicazione della legge fornisce informazioni utilizzabili. Ciò consente alla MGA di intraprendere tutte le azioni necessarie per rilevare e impedire che tale infiltrazione criminale continui, e assistere l’eventuale raccolta di prove e azioni giudiziarie. La posizione ufficiale della MGA su questi rapporti è già stata illustrata al Progetto di Reporting Investigativo Italia (IRPI), che a sua volta ha deciso di non pubblicare le risposte della MGA per ragioni definite non “completamente chiare”. cr/AGIMEG