Il Giappone scommette sugli eSports per rilanciare il baseball

Chiunque sia nato negli anni Ottanta ricorderà quelli come gli anni in cui l’Italia venne inondata dai cartoni animati giapponesi più iconici, che hanno caratterizzato intere generazioni.
Uno di questi resta sicuramente Tommy, la stella dei Giants. La storia di una giovane promessa del Baseball che sogna di giocare nei Giants e diventare un professionista, proprio come il padre, il quale però dovette abbandonare il baseball dopo una ferita in guerra. Quell’anime riuscì incredibilmente a modificare la percezione del baseball, che inizialmente si identificava esclusivamente con la cultura americana e il mito di Joe DiMaggio. Dagli anni 80 in poi, il baseball è diventato senza dubbio uno degli sport più popolari e seguiti, oltre che praticati, in Giappone.

Negli ultimi anni, tuttavia, la Japan High School Baseball Federation ha registato cali sempre più consistenti nelle iscrizioni degli studenti, fino a un crollo di oltre 8mila iscrizioni del maggio scorso. È per questi motivi che la Kyodo News Digital Co., coadiuvata dal colosso del gaming, Konami Digital Entertainment Co., ha organizzato un torneo del popolare gioco di baseball Power Pros. L’obiettivo è quello di coinvolgere alcune delle classi del primo e secondo anno di un liceo di Tokyo per riaccendere la fiamma della passione in quello sport che per anni ha visto sempre crescere i propri numeri.

Un caso sicuramente anomalo, che potremmo definire di promozione inversa, un videogioco usato per promuovere uno sport. È evidente che solo il tempo saprà dirci se questa sinergia sia stata utile allo scopo. Tuttavia già è possibile trarre la prima conclusione: gli eSports sono sicuramente il mezzo più immediato di comunicazione con le generazioni più giovani e lo sarà ancor di più con le nuove, completamente immerse in un mondo iper tecnologico e radicalmente interconnesso.