“Io vengo dal mondo delle dipendenze come educatore professione e ho cercato di portare all’interno dell’attività parlamentare questa esperienza maturata occupandomi principalmente del gioco d’azzardo. La dipendenza è un comportamento adottato per ottenere piacere o sollievo che da abitudine diventa esasperato, pervasivo e incontrollabile. Le dipendenze si stanno evolvendo anche grazie alla tecnologia e molte di esse sono già entrate nel manuale di diagnostica. L’ambiente può influenzare la dipendenza poiché una data persona in un determinato luogo si può ammalare di gioco d’azzardo, mentre in un altro ambiente non accade. Ciò coinvolge la responsabilità del legislatore sia nei percorsi di prevenzione che per quelli di cura. Il volume di problemi correlati al gioco, alcol e droghe è legato all’accessibilità e al costo. Pochi giorni fa, abbiamo approvato in Senato l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico e nella relazione si legge che questa istituzione si è resa necessaria alla luce dell’incremento verticale del fenomeno, favorito dall’incremento dell’offerta. Lo Stato deve comprendere che aumentando clamorosamente e progressivamente l’offerta ha determinato delle conseguenze sociali. Oggi nei servizi per le tossicodipendenze la quasi totalità dei malati viene dall’offerta pubblica e non dalle bische clandestine poiché con una maggiore offerta è aumentato il tasso di rischio. Quindi credo sia evidente che bisogna passare per la riduzione dell’offerta poiché siamo il primo paese in Europa per gioco d‘azzardo, siamo al dodicesimo posto per redditi e abbiamo un’elevata disoccupazione. Dunque, abbiamo quell’ambiente che porta ad esprimere maggiormente le conseguenze sul piano delle dipendenze”. E’ quanto ha affermato il Senatore del MoVimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, durante il Convegno al Senato “Dipendenze patologiche: prevenzione, cura e riabilitazione”. ac/AGIMEG