La Lega “accettò anche l’uscita graduale dal machine gambling, cioè che le Slot Machines e le VLT sono mangiasoldi da Casinò e non possono stare in ogni nostro quartiere, accanto ai nostri figli. Proprio oggi la Lega in Veneto ha votato invece in consiglio regionale che le slot e le vlt esistenti potranno bellamente rimanere vicino a chiese, scuole, ospedali, centri anziani… La Lega aveva votato questa cosa già ai primi di Luglio: stava già tradendo il contratto di governo, ben prima della mozione TAV, presa a pretesto per far cadere il Governo del Cambiamento”. E’ il commento di Giovanni Endrizzi (M5S) dopo la votazione di ieri per il nuovo Governo giallorosso. Non “si trattava di votare un matrimonio col PD – ha continuato – benché molti stolti abbiano ridotto a questo il voto su Rousseau. Si votava per la sopravvivenza del Reddito di Cittadinanza, la possibilità di far applicare lo spazzacorrotti e vigilare sul divieto di pubblicità dell’azzardo”. “Abbiamo votato una bozza… una base… abbiamo votato per certi versi al buio. Ora ditemi voi: se la rete avrà votato no, pace, si va a casa: noi, il reddito di cittadinanza, lo spazzacorrotti, il divieto di pubblicità dell’azzardo, e tutto quanto di buono abbiamo fatto, perchè nessuno, dico: nessuno li porterà a compimento coi i decreti attuativi e una attenta applicazione. Resta solo uno spiraglio che gli elettori ci confermino il consenso dato, per fare… tra un anno ciò che non abbiamo fatto ora. Ma se la rete avrà votato SI, avrà votato quella bozza, quella base, come si potrà più integrare?”. Proprio sulla bozza del nuovo Governo composta da 26 punti e pubblicata ieri sul Blog delle Stelle Endrizzi critica l’assenza del contrasto al gioco tra gli obiettivi da realizzare: “Non puoi dire “mi accontento di 26 punti ma ne voglio 30”; eh no, bello! Ti sei accontentato di 26, la rete ha votato ed è sovrana. Si potrà integrare, magari punti che vadano bene anche al PD, sugli altri il PD avrà un potere di veto che gli abbiamo dato noi… Qualsiasi argomento scomodo al PD verrà facilmente bocciato in partenza. Vedremo sulla prescrizione… E tra questi 26 punti non c’è una riga sul contrasto all’azzardo: 20 miliardi di sangue presi dalle tasche degli Italiani, spinti ad azzardare da una offerta capillare fin dentro i telefonini, dentro i pc di casa, nei bar, ovunque. Più del doppio del reddito di cittadinanza. Non è entrato tra le priorità e a questo punto ci entrerà mai?”, ha concluso. cdn/AGIMEG