Campanella (pres. Emi Rebus) ad Agimeg: “Il settore del gioco deve unirsi per avere una “voce” più forte”

“L’attuale situazione è deprimente ma il Governo credo che abbia associato la nostra apertura a un eventuale inizio del campionato. Purtroppo siamo inclusi nel settore dell’intrattenimento e dello spettacolo e per questo non riusciamo a partire. Il settore è danneggiato in quanto non rientriamo nei prestiti fino a 25 mila euro, mentre le banche ci fanno chiudere i conti correnti”. E’ quanto ha dichiarato Antonia Campanella (Presidente Emi Rebus) nel corso della diretta Facebook con il direttore di Agimeg, Fabio Felici, che ha messo a confronto le associazioni delle scommesse sportive. “Il nostro Governo ha aumentato ulteriormente la tassa sulla raccolta delle scommesse (introducendo un ulteriore 0,5% per il fondo salva sport ndr) ma sono sicura che non mancherà molto alla nostra riapertura. La nostra protesta è iniziata in Puglia tempo addietro e ora stiamo cercando di fare lo stesso lavoro a livello nazionale: stiamo valutando insieme ad altre associazioni quali punti portare avanti. Il nodo non è quando riaprire, ma come riaprire. I continui aumenti di tassazione che arrivano dalla sera alla mattina sulle slot e sulle scommesse rendono il gioco ancor più d’azzardo e fanno impoverire le casse di noi gestori, che siamo esattori per lo Stato, a nostro rischio e pericolo. Vogliamo aprire un confronto con tutte le associazioni, bisogna mettere a fuoco i punti di convergenza per unirci in un’unica forza, senza discriminare il gioco, senza puntare il dito contro bar e tabacchi. Non dimentichiamo che le ricevitorie esistono da prima delle sale scommesse. Dobbiamo chiedere al Governo un sostegno al nostro settore evidenziando il fatto che continui aumenti di tassazione destabilizzano l’imprenditoria”. cr/AGIMEG