Emergenza Coronavirus: crisi nel settore dello sport, dopo Juventus-Milan rinviata anche Napoli-Inter. Conte (premier): “Sarà la Lega Calcio a decidere cosa fare”. Spadafora (min. Sport): “Partite si giocheranno a porte chiuse”

Il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, in seguito alla riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, ha disposto il rinvio dell’incontro di calcio SSC Napoli – FC Inter valevole per la Coppa Italia Tim 2019/2020, programmato per domani 5 marzo alle 20:45 allo stadio San Paolo. Ieri il prefetto di Torino aveva disposto il rinvio dell’altra semifinale, Juventus-Milan. L’emergenza da Coronavirus sta sconvolgendo e mettendo in ginocchio l’Italia e il mondo dello sport. “Il calcio non può pensare di giocare una partita per conto suo, fa parte di un intero sistema e deve adeguarsi. In giro per il mondo c’è la confusione più totale nello sport. Discipline fermate, gare rinviate, problemi di spostamento per gli atleti, richiesta di autorizzazioni, manifestazioni che vengono vietate, altre che si disputano senza spettatori. Solamente ieri a Milano si è giocato a basket, a porte rigorosamente chiuse tra Armani e Real Madrid. Il calcio? E’ un problema ma non il principale”, ha sottolineato Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato al “Tgcom24”. “La nostra linea è improntata alla massima trasparenza. Vogliamo coinvolgere le Regioni, ma dobbiamo stare attenti a non discostarci dalle linee guida degli scienziati. L’attenzione è massima, stiamo prendendo delle decisioni che incidono sullo stile di vita degli italiani e siamo ancora in una situazione di allarme, secondo i dati scientifici. Il contagio potrebbe anche estendersi, non sappiamo quando raggiungeremo il picco. Sarà la Lega Calcio a decidere se giocare a porte chiuse o rinviare le partite”, ha sottolineato il premier Giuseppe Conte in merito alla situazione difficile che il calcio italiano sta vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus. “Partite a porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento. Cercheremo di contemplare il proseguo delle attività sportive e anche del campionato ma nel rispetto della salute di tutti”, ha invece detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Sembra esistere uno stato di confusione riguardo le norme da adottare in tema di sport per far fronte all’emergenza Coronavirus. Nelle prossime ore è attesa la decisione del Governo, mentre è in corso a Roma alla sede del CONI il Consiglio di Lega della Serie A per discutere anche del tema, non si terrà invece l’Assemblea prevista successivamente. Tra Coppa Italia e Serie A le partite rinviate cominciano ad aumentare e il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha detto riguardo i tifosi: “Hanno diritto al rimborso così come sta avvenendo per i pacchetti aerei e i biglietti aerei. La sospensione delle attività sportive porta un danno soprattutto agli utenti”. Intanto, riguardo al tema di perdita economica legata al rinvio delle manifestazioni sportive, attraverso il suo account ufficiale di Twitter, il giornalista Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore ha provato ad analizzare la situazione attuale della Serie A e degli eventuali effetti legati alla decisione di far disputare le partite a porte chiuse. “Giocare le partite a porte chiuse per Serie A, B e C da qui a fine stagione comporta una perdita da entrate da stadio tra 150 e 200 milioni (aggiungendo gare europee). In cambio il Governo potrebbe riconoscere un contributo da scommesse sportive su calcio il cui gettito vale 200 milioni. Difficile dire quanto costerebbe sospendere il campionato. Tra diritti tv e sponsorizzazioni per 6 mesi la Serie A incassa circa un miliardo, più 200 milioni da stadio. A fronte di costi che non diminuirebbero significherebbe mandare gamba all’aria il 75% dei club”, ha sottolineato Bellinazzo. cdn/AGIMEG