Domenico Distante (Sapar): “Lavoriamo rispettando istituzioni e leggi, ma veniamo trattati come se il gioco legale fosse il male”

“Ci sono codici Ateco esclusi dal Decreto Ristori, come quelli relativi alle sale dedicate, così come non sono compresi i gestori degli apparecchi da intrattenimento. Si parla di riordino del settore dei giochi dai tempi del Decreto Dignità, ma ancora non è stato fatto nulla. Senza la proroga delle concessioni non si può andare da nessuna parte, nessuno farebbe investimenti importanti senza garanzie. La Lombardia è chiusa da dieci giorni, a prescindere dall’ultimo Dpcm. E’ inconcepibile che da qui a un anno si debba tornare a fare i bandi, serve un riordino dei giochi”. E’ quanto ha dichiarato il presidente di Sapar, Domenico Distante, nel corso del meeting ‘Le ragioni del mondo delle imprese del “gioco pubblico legale”’. “I sindaci sfornano ordinanze che comportano chiusure, come se il gioco legale fosse il male, ma noi di cosa ci dobbiamo vergognare? Lavoriamo rispettando le istituzioni e le leggi, il problema sono i dipendenti che, con questa ennesima chiusura, siamo stati costretti a rimandare a casa dopo tre mesi. Il Governo non si rende conto dei danni che fa, scrivendo di notte i decreti ed applicandoli la mattina dopo”. cr/AGIMEG