Arriva al Senato la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2023 presentata dal Presidente del Consiglio dei ministri Meloni.
“Nel 2022, le entrate derivanti dal settore dei giochi sono state pari a oltre 11 miliardi di euro. ADM si è impegnata a sviluppare il sistema di monitoraggio dell’offerta di gioco legale attraverso l’integrazione con i sistemi delle altre Autorità coinvolte; ciò al fine di verificare l’andamento dei volumi di gioco e la relativa distribuzione sul territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree più soggette al rischio di concentrazione di giocatori affetti dal disturbo da gioco d’azzardo. In questo ambito, il Co.P.Re.G.I. (Comitato Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale e la tutela dei minori), presieduto dal Direttore dell’Agenzia e composto dai rappresentanti di Vertice dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, nel 2022 ha deliberato l’esecuzione di una attività di controllo su 23 province finalizzati a verificare, in particolare, il rispetto delle norme a tutela dei minori, il possesso dei prescritti titoli autorizzatori relativi alle specifiche tipologie di gioco oggetto di ciascuna operazione di controllo”, si legge nel testo.
“Nella prospettiva del conseguimento dell’obiettivo di una strutturale riduzione del tax gap – che costituisce, tra l’altro, un impegno contenuto nel PNRR – la strategia per il contrasto all’evasione continuerà ad avvalersi di un approccio complessivo, implementando sia la leva degli strumenti di policy sia le azioni volte al miglioramento della performance dell’Amministrazione finanziaria. Con riguardo alla prima, gli indirizzi programmatici del governo saranno improntati alla prosecuzione delle attività previste dall’attuazione del PNRR e prefigurate nel percorso di riforma complessiva del sistema fiscale, avviato con la legge delega 9 agosto 2023, n. 111. La predetta legge n. 111 del 2023, recante Delega al Governo per la riforma fiscale, contiene diversi richiami in tema di prevenzione e contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. In primo luogo, nell’ambito della definizione principi generali del diritto tributario nazionale, l’articolo 2, comma 1, lettera b), individua tra i princìpi e criteri direttivi generali cui il Governo deve attenersi nell’esercizio della delega quello di prevenire, contrastare e ridurre l’evasione e l’elusione fiscale, attraverso vari strumenti quali: ➢ la piena realizzazione dell’interoperabilità delle banche di dati e la piena utilizzazione delle informazioni che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria (quali, in particolare, quelli resi disponibili dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi) ovvero mediante il potenziamento dell’analisi del rischio, il ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale, fermo restando il rispetto della disciplina dell’Unione europea sulla tutela dei dati personali; ➢ il rafforzamento del regime di adempimento collaborativo ovvero l’aggiornamento e l’introduzione di istituti, anche premiali, volti a favorire forme di collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti. Nella legge delega, il tema della lotta all’evasione è, altresì, espressamente richiamato tra i principi e criteri direttivi: ➢ per la piena attuazione del federalismo fiscale regionale (articolo 13) e per la revisione del sistema fiscale dei comuni, delle città metropolitane e delle province (articolo 14); ➢ per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, laddove si prevede, tra l’altro, una revisione della disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, per una maggiore efficacia preventiva e repressiva della loro evasione o elusione e delle altre violazioni in materia (articolo 15); ➢ per la revisione degli adempimenti in materia accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, i quali prefigurano un potenziamento della specializzazione e della formazione professionale continua del personale dell’Amministrazione finanziaria, con particolare riferimento alle attività di contrasto delle frodi e dell’evasione fiscale, all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, all’utilizzo dei big data e al relativo trattamento, alla sicurezza informatica e ai nuovi modelli organizzativi e strategici delle imprese (articolo 16); ➢ in tema di accertamento, adesione e adempimento spontaneo, con previsione di diverse misure e strumenti volti a incentivare la tax compliance e ridurre l’evasione (articolo 17); ➢ per la revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale (articolo 20)”, aggiunge.
“L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (di seguito ADM) è autorità regolatoria, di vigilanza e di controllo, con poteri anche sanzionatori, nel campo delle Dogane, Energie (oli minerali, energia elettrica, gas naturale, GNL, carbone), Alcoli, Tabacchi e assimilati e Gioco pubblico. In tali ambiti, cura l’accertamento e la riscossione dei tributi ed esercita le funzioni di polizia tributaria e giudiziaria. (…) Nel 2022, ADM ha registrato un gettito erario complessivo di circa 80 miliardi di euro, con una crescita che si attesta intorno al 9% rispetto al 2021”, prosegue.
“In particolare, la crescita del gettito è riconducibile a un andamento positivo di tutti i settori, eccezione fatta per le entrate da accisa relative ai prodotti energetici. Tali introiti, a causa dell’aumento dei prezzi relativo alla congiuntura globale dovuta anche al conflitto russo-ucraino e alla conseguente adozione da parte del Governo di misure di contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia, hanno registrato un calo rispetto al 2021 di circa il 23%. I settori di Dogane e Giochi si rivelano trainanti per il 2022, registrando rispettivamente un incremento di gettito del 48% e del 33% rispetto al 2021”, sottolinea.
“ADM esercita il presidio dello Stato nel settore dei Giochi garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi e operando una puntuale regolamentazione dei singoli ambiti di gioco. A tale riguardo, l’Agenzia si impegna a tutelare il cittadino tramite una capillare attività di vigilanza e controllo sul territorio al fine di contrastare il gioco illegale e il gioco minorile. Rileva a riguardo la proficua attività promossa dal Co.PRe.GI. – il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori che vede la collaborazione tra ADM, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri per l’attuazione di un piano di controlli su tutto il territorio nazionale. L’attività di vigilanza dell’Agenzia si esplica attraverso diverse tipologie di controllo. In particolare, il numero di esercizi controllati nel 2022 per il settore Giochi è pari a 22.576. L’indice di presidio del territorio è pari al 22,18% e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi ADM. L’attività di contrasto all’evasione dell’imposizione del settore Giochi ha portato al recupero di 448,72 milioni di euro nel 2022. Nell’arco del triennio 2020-2022 si osserva una tendenziale riduzione del numero di sanzioni irrogate, fatto legato ad un crescente miglior presidio sul territorio da parte del personale dell’Agenzia. L’attività di vigilanza dell’Agenzia si estende anche alla rete telematica. Nel 2022, in particolare, sono stati inibiti 261 siti web irregolari, dato in crescita del 32,49% rispetto al 2021”, continua.
“L’attività di polizia tributaria e giudiziaria della Guardia di Finanza mira a perseguire gli illeciti fiscali più gravi e insidiosi per gli interessi erariali, quali le frodi all’IVA e alle accise, le indebite compensazioni, le frodi sulle cessioni dei crediti d’imposta, l’evasione fiscale internazionale, l’economia sommersa, i fenomeni interpositori, gli illeciti doganali, il gioco e le scommesse illegali. (…) Il settore dei giochi e delle scommesse continua a registrare infiltrazioni della criminalità, che vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi delle attività illecite “tradizionali” (estorsioni, usura, traffico di sostanze stupefacenti, ecc.). Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che prestano servizi di gioco, ubicate spesso in Paesi off-shore, e l’effettuazione diretta di operazioni di gioco. Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una “doppia scheda”, si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione “da remoto” degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri. È emersa anche la proliferazione di punti di raccolta “misti”, centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali cosiddetti “totem”. In questo quadro generale, la Guardia di Finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia. Nel 2022, i controlli e le indagini contro il gioco illegale e irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per oltre 7,1 milioni, di denunciare 310 soggetti, di scoprire 283 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 563 milioni di euro”, aggiunge. cdn/AGIMEG