Tra gli emendamenti presentati al Dl Ristori, ce n’è anche uno per chiudere il contenzioso – ormai ventennale – sulla questione dei minimi garantiti, che si è instautrato tra Mef e Ministero dell’Agricoltura da un lato e i cosiddetti concessionari storici delle scommesse ippiche dall’altro. Lo ha presentato il sen. Dario Damiani (FI-UDC), che chiede di riconoscere ai soli concessionari che sono in regola con il pagamento del preu sulle scommesse un “un importo pari alla somma accertata nelle predette pronunce per la sola quota capitale”.
Di seguito il testo dell’emendamento:
Il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli definiscono in via transattiva, con i soggetti titolari di concessioni o loro aventi causa cui si riferiscono le controversie, anche di natura risarcitoria nel corso delle quali sia stata emessa una sentenza di primo grado o un lodo arbitrale depositati entro la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, secondo i criteri di seguito indicati:
a) a fronte del rituale pagamento – effettuato anche mediante compensazione – delle quote di prelievo di cui all’articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998 n. 169 dovute e ancora non versate, ai concessionari verra` riconosciuto un importo pari alla somma accertata nelle predette pronunce per la sola quota capitale;
b) le disposizioni di cui alla lettera a) si applicano anche nei confronti dei successori nella titolarita` del credito di natura risarcitoria accertato giudizialmente o da pronunce arbitrali.
2. Al relativo onere pari a 48,5 milioni di euro per l’anno 2021 si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 290, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per medesimo anno, come incrementato dall’articolo 73, comma 2 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito cono modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126.».
lp/AGIMEG