La Camera ha bocciato l’emendamento presentato da Mauro D’Attis (Forza Italia) al DL Rilancio, relativo al credito di imposta per le imprese del gioco che hanno sostenuto delle spese per l’adeguamento delle slot. L’emendamento prevedeva infatti che “ai soggetti che nel corso del periodo di imposta 2020 hanno provveduto all’adeguamento degli apparecchi da gioco di cui all’articolo 110 comma 6 lettera a) del TULPS (le Awp ndr) (…) è riconosciuto un contributo pari al 60% delle spese sostenute. Il contributo è concesso sotto forma di credito d’imposta di pari importo, che non concorre alla formazione della base imponibile, da utilizzare esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997 n 241. Il credito di imposto è fruibile dal mese successivo all’autorizzazione all’utilizzo del medesimo. Al relativo onere, nel limite di spesa di 10 milioni di euro, per l’anno 2020, si provvede ai sensi dell’articolo 265. Le modalità applicative di cui ai commi da 1 a 3 del presente articolo sono definite con provvedimenti dell’Agenzia delle entrate, da adottare entro 60 giorni dalla pubblicazione della presente legge di conversione. Conseguentemente all’articolo 265 comma 5 sostituire la parola la parola: 800 con la seguente: 790”. cr/AGIMEG