DL Rilancio, Conte (Premier): “Impossibile tenere fermo il paese per altro tempo, ma le riaperture scaglionate sono necessarie per garantire la sicurezza”

“Far ripartire il sistema economico italiano è una sfida molto difficile. Abbiamo preparato, con il contributo delle regioni, un piano di controllo della curva del contagio e se i numeri dovessero tornare a salire in maniera preoccupante saremo costretti a prendere nuove misure restrittive. Però, non possiamo rimanere fermi in attesa del vaccino, altrimenti ci troveremmo con un tessuto economico-sociale distrutto.” E’ quanto afferma il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante l’informativa tenuta alla Camera sulle misure intraprese dal governo per contrastare la crisi causata dal coronavirus. “Con le regioni e l’Inail abbiamo aperto una collaborazione fruttuosa che ha portato alla stesura di protocolli di sicurezza per le riaperture scaglionate delle attività commerciali. Il piano messo in atto è volto a far tornare alla normalità il paese. Siamo consapevoli che non basta la semplice riapertura degli esercizi commerciali per ripartire il motore dell’economia, e quindi con il DL Rilancio, seguendo il solco tracciato dal DL Cura Italia e DL Liquidità, sosterrà le imprese. Questo provvedimento ha un valore totale di 55 miliardi di euro. Il sostegno non è incompatibile con il rilancio. Per la crescita è necessario tutelare i posti di lavoro. A beneficio dei lavoratori sono stanziati 25 miliardi di euro per coprire tutti gli ammortizzatori sociali attivati in questo periodo. Grazie alla Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, è stato introdotto un reddito di emergenza che va a favore di coloro che erano stati esclusi dalle precedenti misure. Per il sostegno alle imprese, invece, sono stati mobilitati 15 miliardi di euro, che sono suddivisi in contributi a fondo perduto per le aziende con un calo di fatturato superiore al 33% e sgravi fiscali, come l’esenzione dell’Irap. Inoltre, è prevista la ricapitalizzazione delle Pmi, guardando così anche al futuro del sistema delle imprese italiane. Chiedo più collaborazione dal sistema bancario in questa fase, poiché può e deve fare di più. Serve maggiore velocità nell’erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato per garantire la continuità economica delle imprese. Per favorire la ripresa economica si rende necessaria una drastica semplificazione burocratica, per essere competitivi con i paesi stranieri. Sempre in questo senso, vogliamo rendere più attrattivo il nostro quadro normativo per ottenere maggiori investimenti esteri e far rimanere in Italia le grandi imprese.” ac/AGIMEG