“La norma stabilisce che, fino 31 luglio 2020 (vale a dire, fino al termine dello stato di emergenza), specifici contratti relativi alla prestazione di servizi bancari e finanziari si intendono validamente conclusi se il cliente esprime il proprio consenso mediante il proprio indirizzo di posta elettronica non certificata o con altro strumento idoneo, laddove risultino rispettate alcune specifiche condizioni”. E’ quanto ha detto Gian Mario Fragomeli, relatore per la VI Commissione (Finanze) della Camera, nel corso dell’esame del DL 23/2020: Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali. “Per quanto riguarda i profili di competenza della Commissione Finanze, ricorda in primo luogo che l’articolo 4 mira ad assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi e nell’offerta dei prodotti alla clientela da parte di banche e intermediari finanziari nella situazione di emergenza epidemiologica, favorendo la conclusione di nuovi contratti attraverso modalità di scambio del consenso più agevoli rispetto alle formalità previste dall’ordinamento” L’articolo 14 prevede invece “l’estensione dell’operatività del Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva e del Fondo speciale per la concessione di contributi in conto interessi, gestiti dall’Istituto per il credito sportivo, alle operazioni di liquidità. A tal fine, si assegna, per l’anno 2020 una dotazione di 30 milioni di euro al primo Fondo e di 5 milioni di euro al secondo”. “L’articolo 31 dispone, per l’anno 2020, l’incremento di otto milioni di euro delle risorse destinate al salario accessorio del personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli per compensare i maggiori sforzi derivante dall’incremento delle attività connesse all’emergenza sanitaria. Si stabilisce inoltre che i dipendenti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che provengono dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e quelli che prestano servizio presso gli uffici dei Monopoli o presso qualsiasi altro ufficio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sono equiparati ai dipendenti provenienti dall’Agenzia delle dogane anche in relazione al riconoscimento quali ufficiali di polizia tributaria”. lp/AGIMEG