DL Cura Italia: dalla I Commissione parere in parte contrario, in parte non ostativo con condizioni e osservazioni al testo

Nella seduta di ieri è proseguito, in Commissione Bilancio al Senato, l’esame del ddl n. 1766, di conversione in legge del decreto-legge n. 18 di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connessi all’emergenza da COVID-19. Il provvedimento è atteso in Aula mercoledì 8 aprile.

La I Commissione ha espresso parere in parte contrario, in parte non ostativo con condizioni, in parte non ostativo con osservazioni e in parte non ostativo al Decreto Cura Italia sottolineando: “sull’emendamento 19.1000 il parere e` non ostativo, pur osservando che non viene disposta l’abrogazione e la salvezza degli effetti, sebbene vengano trasfuse nel testo in esame, di gran parte delle disposizioni del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, a differenza di quanto operato dagli emendamenti 1.1000 e 83.1000; inoltre, si invita a effettuare un’accurata opera di coordinamento alla luce dell’intervenuta abrogazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, richiamato da alcune disposizioni, e della compatibilita` con il quadro delle ordinanze di volta in volta vigenti”. Tale emendamento presentato dal Governo prevede: “Per i soggetti dì cui al comma 2, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, sono sospesi: a) i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte, di cui agli articoli 23 e 24 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, che i predetti soggetti operano in qualità dì sostituti d’imposta, dal 2 marzo 2020 al 30 aprile 2020; b) i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, dal 2 marzo 2020 al 30 aprile 2020; c) i termini dei versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto in scadenza nel mese di marzo 2020. 2. Le disposizioni di cui al comma l si applicano ai seguenti soggetti: (…) federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, nonché soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, club e strutture per danza, fitness è culturismo, centri sportivi, piscine e centri natatori; soggetti che gestiscono teatri, sale da concerto, sale cinematografiche, ivi compresi i servizi di biglietteria e le attività di supporto alle rappresentazioni artistiche, nonché discoteche; sale da ballo, nightclub, sale gioco e biliardi; soggetti che gestiscono ricevitorie del lotto, lotterie, scommesse, ivi compresa la gestione di macchine e apparecchi correlati”. La Commissione ha espresso parere non ostativo agli emendamenti sui giochi. cdn/AGIMEG