Distanziometro: decreto cautelare del Consiglio di Stato contro l’effetto espulsivo di Trento. Il documento ufficiale

Il Consiglio di Stato ha emesso un Decreto contro il distanziometro espulsivo di Trento. “E’ stato pubblicato un altro importante decreto cautelare che accoglie l’istanza cautelare presidenziale, lasciando le sale aperte in attesa che si discuta nella camera di consiglio dell’ 8/6/2023 il permanere del diritto a rimanere aperti in attesa della valutazione del merito dell’impugnazione della sentenza del TAR Trento sul distanziometro espulsivo della Provincia”. Ha dichiarato l’avvocato Geronimo Cardia autore del ricorso oggetto del Decreto Presidenziale.

“Un altro tassello nella difficile via giudiziale della rimozione dei divieti assoluti delle norme territoriali. Una rimozione del problema voluta anche dal riordino ancora una volta annunciato e che troviamo nell’articolo 13 della Delega Fiscale in questi giorni in discussione alla Commissione Bilancio della Camera”.

“Potrebbe essere l’occasione per l’Amministrazione come per il Mef di intervenire intanto anche nei giudizi pendenti, come fatto peraltro anni fa, evidenziando i profili di interesse pubblico sottesi alla necessità della soluzione del problema. Problema peraltro sollevato anche dal Consiglio di Stato nei pareri del 2019 che, proprio registrando la mancata soluzione della Questione Territoriale, hanno fermato lo svolgimento delle gare per le assegnazioni delle concessioni in scadenza – ha sottolineato l’avvocato Cardia – Questo ha di fatto portato alle proroghe cosiddette “tecniche” (cioè’ imposte dai problemi della normativa) divenute per giunta oltremodo onerose (con una maggiorazione del 15% sugli importi base giustificata per la pressione inflativa che però il comparto non e’ in grado di scaricare sul prezzo dei propri prodotti, come le aziende di ogni altro comparto, proprio per le caratteristiche della normativa del gioco).”

lp/AGIMEG