“Ascoltare da un sindaco di una grande città come Torino che la ludopatia si contrasta attraverso l’intervento del governo e delle forze dell’ordine è prova evidente dello stato confusionale che impera sull’argomento con l’aggravante che il sindaco Appendino in Piemonte ha una legge regionale che sta producendo danni enormi su tutti i fronti in termini di illegalità e disoccupazione”. Lo dichiara il presidente Sapar Domenico Distante il quale non esita a ricordare alla prima cittadina che gli effetti rovinosi della legge regionale che disciplina orari e distanze oltre ad aver regalato una grande occasione al mercato parallelo della illegalità, erano stati anticipati nel corso di alcune audizioni durante le quali l’Associazione nazionale Sapar aveva espresso forti perplessità sulle misure di contrasto alla ludopatia. Un altro aspetto del problema – osserva Distante – è che si è ancora in attesa di conoscere i dati ufficiali sulla contrazione del gioco pubblico in Piemonte, la minore entrata per l’Erario e soprattutto, in termini numerici, i soggetti affetti da Gap”. Nonostante la sindaca Appendino usi toni trionfalistici nell’annunciare una riduzione delle giocate (quelle lecite garantire dal circuito legale) appare evidente come non possa esserci una correlazione matematica. “Cerchiamo di spiegare meglio alla signora Appendino – aggiunge il presidente Sapar – che la riduzione dell’offerta di gioco legale per effetto dei provvedimenti restrittivi introdotti dalla Regione Piemonte, non corrisponde ad una complessiva riduzione della raccolta, parte della quale si trasferisce su apparecchi illegali (totem) come dimostrano le ultime operazioni condotte dalla Guardia di Finanza”. “Ci troviamo di fronte a valutazioni empiriche e approssimative che nella realtà non trovano alcun riscontro nell’eterno clima elettoralistico che deve giustificare le spericolate manovre del governo cinquestelle il quale platealmente condanna il gioco di Stato ma utilizza lo stesso per finanziare il welfare” lp /AGIMEG