AsTro ha inviato una lettera al Comune di Cattolica in seguito ad alcune segnalazioni, pervenute nei giorni scorsi in associazione, dalle quali risulterebbe che detto comune si stia muovendo per intimare la dismissione degli apparecchi di gioco, di cui all’art. 110, comma 6, lett. a ) del Tulps, dagli esercizi commerciali svolgenti attività prevalente diversa dall’offerta di gioco e muniti di regolare licenza, rilasciata ai sensi dell’art. 86 del Tulps.
“In qualità di associazione di rappresentanza degli operatori del gioco legale (aderente a Confindustria SIT), stiamo ricevendo dai nostri associati alcune segnalazioni dalle quali risulterebbe che il Comune di Cattolica si stia muovendo per intimare la dismissione degli apparecchi, della tipologia indicata in oggetto, dagli esercizi commerciali svolgenti attività prevalente diversa dall’offerta di gioco e muniti di regolare licenza rilasciata ai sensi dell’art. 86 del TULPS“.
“Tale presa di posizione del Comune di Cattolica – prosegue As.Tro – è illegittima in quanto motivata dall’errato presupposto dell’avvenuta scadenza dei contratti stipulati tra esercenti e concessionari conseguente alla scadenza delle relative concessioni. Circostanza che, ove si verificasse realmente, sarebbe infatti rilevante ai sensi dell’art. 6, comma 2 ter, della legge regionale 5/2013″.
“Intendiamo però segnalrVi che, con nota del 30 giugno 2022 (in allegato alla presente), l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha deciso la proroga delle concessioni fino al 29 giugno 2023 ai sensi dell’art. 4, comma 2, della Convenzione di Concessione. Ne consegue che anche i contratti intercorrenti tra esercenti e concessionari, le cui scadenze sono collegate a quelle delle concessioni, sono prorogati fino a tale data. Ciò comporta, inoltre, che non possono essere legittimamente negate le eventuali richieste di sostituzione delle AWP già installate presso gli esercizi aventi diversa attività prevalente, qualora tali operazioni di sostituzione avvengano in costanza di rapporto già in essere con il medesimo concessionario“.
“Al fine, pertanto, di evitare l’insorgenza di inutili e dispendiosi contenziosi, invitiamo l’amministrazione comunale e gli uffici preposti a tener conto di quanto sopra evidenziato”, conclude la lettera di As.Tro. lp/AGIMEG