Slot, Tar Veneto annulla limiti orari Battaglia Terme (PD): “Nessuna emergenza sanitaria che giustifichi limitazione orari funzionamento apparecchi”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Terza) ha accolto il ricorso di una sala giochi contro i limiti orari imposti all’attività degli apparecchi da intrattenimento dal Comune di Battaglia Terme (PD). L’ordinanza del Sindaco del giugno 2010 ha infatti disposto il divieto di utilizzo di apparecchi automatici da gioco con vincite in tutti gli esercizi commerciali e in tutti i pubblici esercizi con sede nel territorio comunale ad esclusione delle seguenti fasce orarie: dalle ore 11.00 alle ore 14.00 di martedì, giovedì, venerdì e domenica; dalle ore 18.00 alle ore 20.00 di martedì, giovedì, venerdì e domenica. Per il Tar Veneto “il ricorso è fondato e merita accoglimento. Dall’esame degli atti si evince che la limitazione degli orari di funzionamento delle apparecchiature per il gioco lecito è stata disposta dal Sindaco con ordinanza contingibile e urgente. Osserva il Collegio che il Sindaco può adottare, con atto motivato, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di fronteggiare emergenze sanitarie o prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. La possibilità di ricorrere allo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente è, quindi, legata alla sussistenza di un pericolo concreto che impone di provvedere in via d’urgenza con strumenti extra ordinem (…) ma il presupposto indefettibile per l’adozione di siffatte ordinanze sindacali è la necessità di intervenire urgentemente con misure eccezionali di carattere “provvisorio” e a condizione della “temporaneità dei loro effetti”.” Tuttavia per il Tar “l’ordinanza contingibile e urgente sottoposta al vaglio del Collegio è chiaramente illegittima in quanto non dà adeguatamente conto degli elementi qualificabili come “emergenze sanitarie” o “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica o la sicurezza urbana” posti a base della sua adozione;
non prevede un termine finale di efficacia, ma detta una disciplina degli orari di esercizio del gioco lecito applicabile sine die; disciplina, a carattere ordinario e a tempo indeterminato, che si sovrappone arbitrariamente agli ordinari strumenti che la legge attribuisce al Comune per contrastare il fenomeno della ludopatia. Per le ragioni sopra sinteticamente illustrate, assorbita ogni altra questione, il ricorso deve essere accolto, con conseguente annullamento dell’impugnata ordinanza extra ordinem”. lp/AGIMEG