Consiglio di Stato non sospende le fasce orarie di Jesolo, ma senza esaminare le modifiche alla legge regionale

Il Consiglio di Stato nega la sospensiva a una sala di Jesolo che aveva impugnato le fasce orarie comunali. Per il Collegio, la sentenza di primo grado “risulta prima facie condivisibile”. In particolare, il Consiglio di Stato si sofferma sul fatto che il Tar Veneto abbia dichiarato il proprio difetto di giurisdizione – a favore del giudice ordinario – sulle sanzioni comminate alla sala per aver oscurato le vetrine con delle vetrofanie: “allo stato, l’appello non si profila suscettibile di una favorevole valutazione nel merito” scrivono i giudici di Palazzo Spada. La sala nell’udienza di ieri aveva anche cercato di far leva sul fatto che la Regione Veneto, nel mentre, abbia modificato la legge regionale sul gioco, prevedendo che le fasce orarie possano avere una durata massima di 6 ore (quelle adottate dal Comune di Jesolo impongono uno stop di 12 ore), sulla questione però il Consiglio di Stato non è intervenuto. rg/AGIMEG