Casinò di Sanremo, Di Muro (Lega) porta il caso riapertura in Parlamento: “Ha effetti positivi sull’economia locale e nazionale”

“Un odg della Lega impegna il Governo a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per la riapertura immediata del Casino di Sanremo. Le misure adottate dai tanti dpcm, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, hanno penalizzato l’attività delle case da gioco e particolarmente quella del Casinò di Sanremo che durante il 2020 è stato costretto a sospendere l’attività per oltre sei mesi”. E’ quanto afferma il deputato della Lega, Flavio Di Muro. “Tenere chiuso costa circa 110 mila euro al giorno. Il Casino di Sanremo inoltre si era distinto per le misure adottate a salvaguardia della sicurezza dei clienti con termocamere ad alta tecnologia in grado di rilevare la temperatura a oltre 20 persone contemporaneamente e barriere divisorie per ogni postazione a sedere per i giochi. Ora ci auguriamo che in corrispondenza del Festival di Sanremo si dia seguito a quanto chiesto con urgenza dalla Lega. L’apertura della casa da gioco provoca effetti positivi all’economia locale, ma anche per l’intera nazione”, ha detto l’on. Di Muro.
“Il Governo, con la mano destra, ha avuto il coraggio di esprimersi contrariamente al mio ordine del giorno che chiedeva in tempi brevi la riapertura del Casinò di Sanremo mentre, con la mano sinistra, ha espresso parere favorevole ad un altro ordine del giorno che trattava l’identica richiesta. Di fronte alla mia sollecitazione di spiegazioni, la Presidenza dell’Aula di Montecitorio ha liquidato la questione negando l’evidenza”. Lo ha detto l’on. Giorgio Mulè (Forza Italia), portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. “Quanto accaduto costituisce un precedente parlamentare gravissimo che dimostra chiaramente il disprezzo sia delle procedure sia dell’interesse dei cittadini. Mi auguro che il Casinò di Sanremo possa comunque riprendere la propria attività nel più breve tempo possibile, soprattutto in vista del Festival della Canzone Italiana, tanto per la salvaguardia delle centinaia di posti di lavoro, quanto per il tessuto economico della città ligure». lp/AGIMEG