“Il Covid-19 ha completato la distruzione del biennio 2019-2020. Eravamo già stati tartassati dal vecchio Governo PD, poi i signori del Movimento Cinque Stelle hanno voluto, secondo il mio punto di vista, esagerare. In un primo momento, senza confrontarsi con noi operatori hanno messo delle tasse senza cognizione di causa. Quando senti il Ministro Di Maio dire ‘noi abbiamo tassato i concessionari di gioco’, dovrebbe fare distinzione tra un concessionario di gioco e un gestore di Awp, perché sono due cose distinte. Non lo dico per screditare il lavoro fatto dalla Stato sulla ludopatia, sono stato il primo a dire che non era corretto l’espandersi delle Awp in tutti gli esercizi. Ma, da qui a massacrare persone che da generazioni fanno questo lavoro, ce ne vuole”, E’ quanto ha detto Francesco Di Paola, presidente Domusbet, in occasione della diretta video sulla pagina Facebook di Agimeg insieme al direttore Fabio Felici. “Sulla scrematura, sono d’accordo. C’era gente che si improvvisava noleggiatore. Lo abbiamo visto con il caso della Cristaltec. Tuttavia, la scrematura si doveva fare con una riduzione degli apparecchi e non con una tassazione in più, abbassando il payout e andando in TV annunciando la battaglia contro la ludopatia. Non stai combattendo la ludopatia, stai intascando quel 5% in più di tasse togliendoli all’ambiente che gravita intorno alle Awp. Sarebbe stato più corretto dire che ‘dal momento che Io Stato ha bisogno di soldi ed il comparto dei giochi è una mucca da mungere, prendo i soldi da qui’. Non me ne voglia il Governo, sono il primo sostenitore della legalità, ma stringendo così il legale, in automatico esce fuori l’illegale ed è quello che aspettano gli sciacalli di tutto il settore, dalle scommesse alle Awp”, ha aggiunto. “Oggi non c’è un negozio di gioco in Italia che sopravvive solo per le scommesse. Sono per lo più multifunzione, quindi si vende il telematico, le virtuali, le Awp e le Vlt. Su tutti i prodotti che ho elencato, lo Stato ha messo mano, per tutti ha aumentato le tasse. Quando sarà finita l’emergenza Coronavirus, sappiamo che c’è un Europeo di calcio saltato, con un’estate alle porte e veniamo da 3 mesi di fermo totale. Abbiamo bisogno di un intervento netto da parte dello Stato, di un confronto in cui dire ‘dobbiamo combattere l’illegale, siamo pronti a sederci ad un tavolo’. Bisogna rivedere alcune condizioni dell’approccio al sistema perché, ad esempio, la base d’asta di 2,5 milioni per partecipare a quello del telematico, quando vige il divieto di pubblicità per tutti i giochi, è davvero troppo. Da parte dello Stato vorrei più collaborazione per questo settore, perché è il secondo contribuente per le casse dell’Erario”, ha concluso. lp/AGIMEG