De Zolt (Filcams Cgil Turismo e Ristorazione) ad Agimeg: “Pienamente disponibili a lavorare con associazioni di altri settori per difendere i diritti dei lavoratori. L’obiettivo è la tutela occupazionale”

“Dal marzo dello scorso anno la vita dei lavoratori è cambiata a causa della pandemia, una situazione inedita che ha avuto impatti molto forti, con la ristorazione che ha parzialmente chiuso. Il settore cambia spesso colore seguendo gli indici di contagio delle diverse regioni, che ha impatti variabili secondo l’andamento della pandemia. Per i lavoratori è una situazione molto difficile, anche perché nel sistema degli ammortizzatori sociali ci sono ritardi nei pagamenti”. Lo ha detto Luca De Zolt, funzionario Filcams Cgil, sindacato del turismo e della ristorazione, nel corso della diretta con Fabio Felici, direttore di Agimeg. “Nella ristorazione lavorano moltissime persone, ma  nel settore del turismo l’impatto è stato ancora più forte in quanto sono venuti a mancare i flussi turistici internazionali. Strutture alberghiere e tour operator non lavorano, sono inattivi da tantissimi mesi, e il problema è che abbiamo davanti molti altri mesi prima di poter ripartire. Un altro settore su cui ci saranno conseguenze di lunga durata è quello del turismo da lavoro e congressistica. Dovremo imparare a lavorare in maniera diversa, stiamo subendo cambiamenti nell’economia e nelle attitudini che avranno lunga durata”.
“Filcams Cgil è un’organizzazione che rappresenta tantissimi settori e da parte nostra c’è piena disponibilità a lavorare con le associazioni che portano avanti la difesa dei nostri settori. Il nostro obiettivo è la tutela occupazionale, per arrivare alla quale cerchiamo la convergenza da parte di tutti. Ora – prosegue De Zolt – è importante che le associazioni di rappresentanza convergano verso obiettivi comuni, mentre oggi c’è eccessiva frammentazione. Dobbiamo condurre la politica verso scelte maggiormente condivise. AL Premier Conte chiederei come uscire da questa crisi di governo. E’ importante l’ascolto delle parti sociali, in futuro sarà sempre più determinante aumentare il consenso e la condivisione in una gestione sanitaria così complicata”. cr/AGIMEG