“Abbiamo chiesto a Mef e Agenzie delle entrate almeno di rinviare le segnalazioni per gli esercenti che non sono in grado di partecipare e di introdurre un tax credit per aiutare le imprese a sostenere i costi di adeguamento hardware e software necessari per aderire alla Lotteria. Ma serve anche un taglio più deciso delle commissioni pagate dalle imprese sulle transazioni elettroniche, che vanno azzerate per tutti i pagamenti fino a 25 euro”. E’ quanto sottolinea in una nota ufficiale la Confesercenti. “La soluzione più efficace, però, rimane certamente il rinvio in toto della misura. Con metà della rete dei negozi impossibilitata a partecipare, la Lotteria introdurrebbe infatti una distorsione concorrenziale a danno dei negozi di minori dimensioni, che sono quelli più in difficoltà con l’adeguamento dei registratori di cassa. E la misura rischierebbe comunque di fallire – prosegue Confesercenti -, anche perché l’intervento – concepito prima della pandemia – incontrerà molte difficoltà a causa della seconda ondata, a partire dalla chiusura imposta i negozi per contenere il contagio: oltre il 50% delle attività resterà chiuso da qui all’Epifania, senza nemmeno sapere con certezza quando e se riapriranno, viste le ultime, preoccupanti notizie sull’evoluzione del virus. Partire in queste condizioni è assurdo, soprattutto per un progetto per cui si è investito tanto: tra Lotteria dello Scontrino e Cashback, lo Stato ha messo sul piatto 5 miliardi di euro”. ac/AGIMEG