Decreto Fiscale, Servizio Bilancio: “da recupero imposta unica su scommesse e concorsi pronostici 30 milioni di euro in più all’anno”

“La relazione tecnica afferma che il contenzioso in materia di imposta unica che vede vittoriosa l’amministrazione, relativo alle sentenze pronunciate nel 2018, è pari ad un importo di circa 74 milioni di imposta. L’ammontare complessivo degli accertamenti effettuati nel 2018 è stato pari a 120 milioni, che, sulla base dell’andamento delle pregresse annualità, fa stimare al 70% l’indice di positività del contenzioso. Le pronunce favorevoli del 2018 confermano tale dato. Al fine di rendere la previsione più prudenziale, tenendo anche conto del fatto che le sentenze favorevoli non definitive possono essere riformate in secondo grado o in Cassazione, la relazione tecnica stima che i maggiori importi annui per l’Erario siano pari a 30 milioni”. Lo scrive il Servizio del Bilancio dello Stato nella Verifica delle quantificazioni del Decreto Fiscale, in relazione all’articolo 31 sull’imposta unica su scommesse e concorsi pronostici. La norma dispone la chiusura, con provvedimento dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, dei punti vendita nei quali si offrono al pubblico scommesse e concorsi pronostici qualora il soggetto che gestisce il punto di vendita (o il soggetto per conto del quale l’attività è esercitata) risulti debitore dell’imposta unica, in base ad una sentenza, anche non definitiva, la cui esecutività non sia sospesa. La chiusura diventa definitiva con il passaggio in giudicato della sentenza di condanna. “La disposizione non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli provvede agli adempimenti connessi all’attuazione con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. In merito ai profili di quantificazione, si prende preliminarmente atto delle valutazioni fornite dalla relazione tecnica, secondo la quale la disposizione in esame, in quanto dotata di carattere fortemente dissuasivo, avrebbe l’effetto di recuperare e prevenire l’evasione in una misura che viene stimata in circa 30 milioni di euro annui. Si prende atto altresì che, sempre in base alla Relazione Tecnica, tale stima assumerebbe carattere prudenziale, tenuto conto dell’ammontare complessivo degli accertamenti effettuati nel 2018 (pari a 120 milioni) e dell’andamento delle pregresse annualità nonché delle pronunce favorevoli del 2018, che inducono la stessa relazione a stimare nel 70 per cento l’indice di positività del contenzioso. La RT assume a base delle stime il contenzioso sull’imposta unica, la quale è però applicabile a pronostici e scommesse anche on line, come per esempio i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro, il gioco del bingo a distanza, le scommesse sportive con raccolta a distanza o su eventi simulati (“scommesse simulate” o “scommesse virtuali”). Pur prendendo atto, dunque, del carattere prudenziale delle stime, al fine di suffragare gli effetti di maggior gettito atteso, sarebbe opportuno chiarire quanta parte del contenzioso sull’imposta unica sia relativa a giochi e scommesse la cui raccolta avviene in locali appositi e quanta parte a giochi con raccolta a distanza ossia, appunto, al di fuori di punti di vendita”. lp/AGIMEG