De Siervo (ad Lega Serie A): “La politica dimostra di odiare il calcio. Un esempio il divieto di sponsorizzazioni sportive da parte del mondo del betting”

“Il nostro è un Paese in cui, nei fatti, la politica dimostra di odiare il calcio”. E’ quanto dichiara Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, in un’intervista al Sole 24 Ore.

Bisogna “superare le posizioni populiste e piratesche – ha continuato De Siervo – che hanno caratterizzato la relazione tra politica e Serie A in questi ultimi anni. È bene ricordare che la Serie A è il motore economico di tutto il sistema. Minori ricavi ottiene la Serie A e minori ricavi vi saranno a disposizione di tutto lo sport italiano. La nostra è una posizione seria non abbiamo chiesto ristori al Governo, ma l’apertura di un tavolo per le riforme finalizzato a rimuovere limiti ingiusti e vessatori alle nostre attività di valorizzazione del prodotto. Chiediamo di tornare a competere sui mercati senza essere penalizzati dal nostro stesso Governo”.

“I nostri politici sono i primi a cercare l’esposizione mediatica che il calcio garantisce, ma poi hanno posizioni irrazionali quando non garantiscono, come per i cinema al chiuso, la piena occupazione degli stadi all’aperto; ipocrite quando impongono il limite alle sponsorizzazioni sportive del betting, mentre continuano a consentire le scommesse accaparrandosene i lauti profitti“. lp/AGIMEG