Giochi e sponsorizzazioni: investiti 565 milioni di euro in 10 anni nei 6 principali campionati europei. Con lo stop alla pubblicità la Serie A perde 35 milioni di euro

Il settore dei giochi, in particolare i marchi legati alle scommesse sportive e alle lotterie, negli ultimi 10 anni – tra il 2008 e il 2017 – hanno garantito sponsorizzazioni per 633 milioni di dollari, al cambio circa 565 milioni di euro, per i sei maggiori campionati europei, considerando i “jersey sponsor”, ovvero le sponsorizzazioni di maglia. Tanto hanno incassato i club di Premier League, Serie A, Liga, Ligue 1, Bundesliga ed Eredivisie. E’ quanto risulta da uno studio della Nielsen Sports football industry analysis. Ragionando esclusivamente sul betting, nelle ultime 6 stagioni, tra il 2012 e il 2017, le scommesse hanno garantito introiti ai 6 campionati maggiori per 96 milioni di euro, con una crescita del +14%. Nella classifica dei vari settori quello delle scommesse sportive si piazza al nono posto, in una classifica che vede al primo posto, con il contributo di 1,4 miliardi, le aziende del turismo. Il Decreto Dignità e lo stop alla pubblicità di giochi e scommesse rischiano tuttavia di mandare in fumo sponsorizzazioni e pubblicità, con danni economici non indifferenti. Basti pensare che solamente in Serie A le aziende di gioco investono 35 milioni di euro all’anno, che andrebbero persi, o meglio dirottati su altri campionati europei – in cui non esiste divieto di sponsorizzazione come Spagna o Inghilterra – rendendo il gap tra la lega italiana e quelle europee ancora più ampio. E’ di oggi la notizia che la Roma è scesa in campo a Trigoria per gli allenamenti senza il marchio Betway sulle divise. Dopo un solo anno di sponsorizzazione, la società giallorossa ha infatti dovuto interrompere il contratto triennale rinunciando a circa 5 milioni di euro a stagione. Stesso discorso per la Lazio, con il bookmaker Marathonbet che ha deciso di abbandonare l’Italia e puntare sulla Spagna, andando a sponsorizzare la maglia del Siviglia. cr/AGIMEG