Malta, ecco le nuove tasse per gli operatori con licenza di gioco

Insieme a nuove regole che semplificano le procedure e irrigidiscono i controlli, le modifiche alla legge maltese sul gaming, attualmente all’esame di Bruxelles, comportano dei cambiamenti anche alle tasse dovute dagli operatori di gioco? Ecco cosa ha risposto ad Agimeg il portavoce di Mga, Malta gaming authority. “Innanzitutto, nella proposta c’è anche un approccio trasversale alla tassazione e gli altri oneri amministrativi. Mentre oggi ci sono diverse forme di tassazione per ciascun settore, la nuova legge punta a far convergere le tecnologie e riflette la struttura semplificata delle licenze. Le prescrizioni sono diverse: la Gaming Tax, la Licence Fee, la Compliance Contribution (contributo di conformità ndr), la Gaming Levy (imposta sul gioco ndr) e altri oneri fiscali. Le licenze B2B sono soggette a una tassa annuale sulla licenza. Non sono previsti altri oneri amministrativi di rilievo e nemmeno la Gaming Tax. È abolita anche la tassa che attualmente pagano i titolari di licenza B2B (Business to business) che offrono servizi e gestiscono attività di operatori licenziati in altre giurisdizioni. I fornitori di gioco sono soggetti a una tassa sulla licenza tra 25mila e 35mila euro, nonostante chi fornisce servizi di back-end sia soggetto a una imposta sulla licenza compresa fra 3mila e 5mila euro. Chi fornisce skill game è soggetto a una riduzione della tassa annuale di 10mila euro. Per una maggiore equità fiscale, vengono abolite tutte le tasse precedenti come l’imposta fissa, e si punta a una tassa proporzionale ai guadagni. Si va decisamente verso il calcolo degli oneri per gli operatori B2c. Quindi, gli operatori saranno soggetti a una gaming tax del 5% sugli introiti che derivano dai clienti finali a Malta, sia che il giocatore stia giocando in un casinò fisico, in una sala giochi, una sala bingo o via Internet. Gli operatori di terminali di gioco, comprese le slot machine, i tavoli da gioco o i biglietti venduti in negozi di gioco saranno soggette anche a una imposta sul gioco calcolata in percentuale sul totale del margine generato. Una diversa imposta sarà applicata a settori diversi, compresi i negozi di gioco controllati (quelli che hanno delle restrizioni), altri negozi di gioco (compresi i casinò fisici), e i servizi di gioco di Tipo 3 (giochi come poker e bingo). La Gaming tax dovrà essere pagata mensilmente, insieme alla presentazione del rendiconto con i dati che servono per calcolare questa tassa. Nel caso che non venga fornito il rendiconto, o se c’è il sospetto che nel rendiconto ci siano degli errori, la Mga ha il potere di imporre una propria stima della tassa da pagare che può diventare vincolante. Le sanzioni amministrative e gli interessi sono aumentati nel caso di dichiarazioni inferiori al reale o pagamenti ritardati. La nuova regolamentazione prevede anche una procedura per impugnare la decisione o presentare ricorso. I titolari di licenza B2c (chi offre gioco all’utente finale ndr) sono soggetti anche a una tassa annuale di 25mila euro (ridotta a 10mila per gli skill games) che copre tutte le loro attività e viene pagata ogni anno in anticipo, insieme alla Compliance contribution, che viene calcolato sulla base dei guadagni generati dall’attività di gioco effettuata con la licenza maltese. Ogni tipo di gioco ha diversi livelli di imposte in percentuale sui ricavi totali, e si va dallo 0,4% al 4%, comprendendo una imposta minima ma anche un tetto massimo. Le start-up che rispondono a determinati requisiti sono esentate dalla Compliance contribution per i primi 12 mesi”. gpm/AGIMEG