Codere, nei primi 9 mesi fatturato a 1.174,4 milioni di euro

Il Gruppo CODERE, multinazionale leader  nel settore del gioco privato, quotata alla Borsa di Madrid, ha annunciato oggi i risultati consolidati dei primi nove mesi dell’anno. Il fatturato ha raggiunto i 1.174,4 milioni di euro, il 6,9% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dovuto principalmente alla caduta degli  incassi in Argentina e Messico, parzialmente compensata dall’incremento in Uruguay e Spagna. L’EBITDA accumulato nei primi nove mesi dell’anno raggiunge i 172,3 milioni di euro, che segna una riduzione del 26,9% rispetto allo stesso periodo del 2012,  riflettendo una diminuzione in Argentina, dovuta alla Legge Antitabacco e alla svalutazione del peso rispetto all’euro, in Italia all’incremento delle imposte e alle conseguenze della crisi economica dei consumi, in Messico alla chiusura temporanea delle sale e in Uruguay all’apertura del Casinò Carrasco. Questa diminuzione in parte è stata compensata dalla crescita in Spagna  e da un miglioramento  dei costi associati alla holding. L’ EBITDA del trimestre sale a 59,8 MM, il 25,3% in meno dello stesso trimestre dell’anno precedente. Gli investimenti in questi primi nove mesi dell’anno sono stati pari a 57,6 milioni di euro, dei quali, 33,5 milioni di euro corrispondono al consolidamento e 24,1 alla crescita. La crescita del parco macchine rispetto al terzo trimestre del 2012 si è concentrata in  Uruguay, Argentina e Italia. Il numero complessivo di posti macchine è diminuito del 5% rispetto al periodo precedente, fino a 53.983, come riflesso della chiusura temporanea  delle sale in Messico e la razionalizzazione del parco macchine in Spagna. In Argentina, in questi nove primi mesi dell’anno il fatturato ha raggiunto i 448,6 milioni di euro, l’ 11,7% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’ EBITDA ha raggiunto gli 85,9 milioni di euro, il 35,3% in meno rispetto al 2012, dovuto fondamentalmente alla svalutazione della moneta locale rispetto all’euro e alla caduta degli introiti come conseguenza della legge Anti tabacco che è entrata in vigore nell’ottobre del 2012. Da sottolineare i miglioramenti nell’unità di business provenienti dagli effetti del processo di ristrutturazione che ha elevato il margine EBITDA del 3T2013 al 21,4% in comparazione con il 19,1% dell’accumulato dei primi nove mesi del 2013. In Messico, il fatturato è diminuito del 10,2% raggiungendo i 294 milioni di euro dovuti, fondamentalmente, alla chiusura temporanea delle sale da parte delle autorità municipali  e alla caduta del fatturato medio giornaliero per macchina dovuto all’incremento della concorrenza. Questa caduta è stata compensata dalla rivalutazione del peso messicano rispetto all’euro. Il parco macchine in Messico si è ridotto del 12,9% come conseguenza di questa chiusura temporanea delle sale. L’EBITDA ha subito una contrazione dell’ 8,6% raggiungendo i 65,7 milioni di euro. In Italia, il fatturato è diminuito dello 0,8% raggiungendo i 192,2 milioni di euro, dovuti alla riduzione del consumo privato, alla sofferenza dell’attività del bingo e alla caduta della raccolta media giornaliera delle VLT (13%) e AWP (0.6%).Questa caduta è stata parzialmente compensata da un maggior numero di macchine installate e collegate. L’EBITDA ha raggiunto i 15,2 milioni di euro, il 40,6% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2012. In  Spagna, il fatturato ha registrato un incremento dello 0,3% raggiungendo i 114,8 milioni di euro. Il comparto delle macchine da gioco ha registrato minori incassi a causa della razionalizzazione del parco macchine dell 9.4% e della media fino al 4,6%. Questa caduta è stata compensata da una spinta delle scommesse sportive che hanno raggiunto i 1.284 punti scommesse, il 15,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2012, grazie allo sviluppo del business in Galizia e nella regione di Murcia. L’EBITDA ha raggiunto i 14,2 milioni di euro con un incremento del 25,7%, rispetto al 2012, come risultato degli sforzi legati alla ristrutturazione. Anche il margine è aumentato passando dal 9,9% al 12,4%. lp/AGIMEG