“La ricerca di SWG ha evidenziato la parte del divertimento in materia di gioco e che essa è insita nell’uomo. Secondo me il punto che viene fuori è quella di trovare il giusto equilibrio tra il divertimento e la spesa. In questi anni si sono succeduti diversi strumenti che sono stati anche punitivi per il giocatore. Penso che prima di mettere in campo alcuni strumenti vadano fatte delle ricerche adeguate. Credo che sia importante comunicare le differenze tra gioco legale e illegale. Il settore è ormai maturo ed è presente sul terreno da più di 20 anni e ha bisogno di una strategia condivisa, non di provvedimenti estemporanei e frammentati. Penso che una normativa debba partire dai dati e non dalla sensazione”. E’ quanto ha detto la componente del “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore”, Università di Roma Tor Vergata, Laura D’Angeli, durante il convegno “Giocare da grandi. Gioco pubblico e altre forme di intrattenimento” organizzato da IGT e SWG.
“Oggi stiamo vivendo una fase di grande evoluzione tecnologica incredibile e le concessioni che verranno messe a gara dureranno nove anni, un tempo davvero lunghissimo per un settore che cambia molto velocemente. Serve una normativa di ampio respiro in grado di tutelare sia la domanda che l’offerta”. ac/AGIMEG