I settori del commercio e della ristorazione “il 4 dicembre potranno tornare a una seminormalità”. E’ un’affermazione molto attesa dalle attività commerciali quella data dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico (CTS), Agostino Miozzo, che ipotizza una fase di riaperture alla scadenza degli effetti dell’ultimo DPCM firmato dal Premier Conte, che ha diviso l’Italia in regioni gialle, arancioni e rosse, e che avrà validità fino al prossimo 3 dicembre. Dunque non un ulteriore DPCM restrittivo dopo tale data, ma dal 4 dicembre, anche per dare respiro alle attività commerciali in un periodo dell’anno cruciale per l’economia, quello natalizio, non si escludono allentamenti delle misure restrittive imposte nell’ultimo mese.
Il discorso potrebbe estendersi anche alle sale giochi, sale bingo e sale scommesse, che ricordiamo sono state costrette a chiudere lo scorso 26 ottobre, seguite una settimana dopo anche dai corner con slot e scommesse negli esercizi generalisti. Le prossime 48 ore saranno decisive per capire cosa accadrà dopo tale data: fondamentale sarà il nuovo report dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che darà un aggiornamento sui livelli di rischio delle varie regioni. La maggior parte di esse, dopo le restrizioni delle ultime settimane, potrebbero tornare ad essere meno a rischio e trovarsi in fascia gialla o arancione, beneficiando quindi di un rilassamento delle misure restrittive soprattutto per negozi, bar e ristoranti. Dopo aver garantito importanti entrate economiche in uno dei periodi più redditizi dell’anno, non si escludono nuove chiusure appena prima delle feste, con le date del 21 e 22 dicembre tra le ipotesi più accreditate. lp/AGIMEG