“Per le Autonomie speciali ogni statuto elenca le imposte erariali devolute in quota percentuale alla Regione, le aliquote eventualmente differenziate per ciascun tipo di imposta, la base del computo, le modalità di attribuzione; talune specificazioni di dettaglio sono rimesse alle norme di attuazione. Il sistema di finanziamento delle Autonomie speciali trova il proprio asse portante nelle compartecipazioni di quote del gettito di tributi erariali riscossi nei territori di rispettiva competenza”.
E’ quanto sottolineato nella Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni/Province Autonome (esercizi 2019-2022) della Corte dei Conti pubblicata al Senato.
“Alla Regione Trentino Alto Adige spetta l’intero gettito delle imposte ipotecarie, i 9 decimi delle imposte sulle successioni e donazioni e dei proventi del lotto e un decimo dell’IVA generale. Alle Province autonome di Trento e di Bolzano spettano gli 8 decimi dell’IVA generale e i 9 decimi di tutte le altre imposte erariali, ad eccezione delle imposte devolute alla Regione Trentino-Alto Adige. La legge di bilancio 2018 ha infine riscritto la disciplina delle concessioni delle grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico; in particolare la norma statutaria attribuisce alle Province autonome la potestà legislativa in merito alle modalità e alle procedure di assegnazione delle concessioni e stabilisce il trasferimento in proprietà alle Province stesse delle opere in stato di regolare funzionamento. L’accordo 18/11/2021, recepito nella l. n. 234/2021 (art. 1, cc. 548-551) ha aggiornato il quadro dei rapporti finanziari con lo Stato anche in relazione alle entrate erariali derivanti dalla raccolta dei giochi”, sottolinea.
“Per il Friuli-Venezia Giulia, con la legge di bilancio 2018, a seguito di intesa con la Regione, viene completamente ridisegnato il quadro delle compartecipazioni spettanti alla Regione; a seguito della modifica delle modalità di calcolo del gettito spettante, basato ora sul maturato, viene infatti stabilita un’unica aliquota ed estesa la compartecipazione a quasi tutti i tributi erariali. A decorrere dal 2018 spettano alla Regione i 5,91 decimi dell’IRPEF, dell’IRES, dell’IVA, delle accise sull’energia elettrica e sui tabacchi e su tutti gli altri tributi erariali ad eccezione di alcune accise, dell’imposta sugli oli lubrificanti, delle entrate derivanti dai giochi, della tassa sulle emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto e della tassa automobilistica; rimane invece invariata la misura delle compartecipazioni al gettito dell’accisa sulle benzine e dell’accisa sul gasolio consumati nella Regione, già stabilite dalla legge finanziaria 2008”, prosegue. cdn/AGIMEG