Convegno Università di Salerno, Sandi (Pres Snai): “nel 2016 ci sarà la grande opportunità delle scadenza di molte concessioni, tra le quali quella del Lotto e quindi di creare maggiore competitività tra le imprese”

“Nel 2016 avremo un’opportunità fantastica perché , tra le altre, la concessione alla Lottomatica di servizio di realizzazione delle rete,  che è già dello Stato ed io sono convinto che gli amici della Federazione Italiana Tabaccai non vorranno più avere una specie di interfaccia tra loro concessionari, avendo già la rete già strutturata – ha dichiarato Giorgio Sandi, presidente di Snai, nel suo intervento al convegno che si è tenuto all’Università di Salerno – E’ l’occasione per risolvere un’anomalia tutta italiana visto che finora è stato come dare il compito ad una società di informatizzato la rete e questo lavoro è stato pagato con centinaia e centinaia di milioni di euro per decine di anni. Scadono anche altre le concessioni: scadrà la concessione del SuperEnalotto e anche questo ha una rete tecnologica che è dello Stato e deve essere acquista dallo Stato stesso. La rete tecnologica è dello Stato non è dei privati noi l’abbiamo realizzata, l’abbiamo pagata, speriamo di riuscire a guadagnarci perchè questo è il nostro mestiere ma è dello Stato. Tutti dovrebbero pretendere, come cittadini, che lo Stato che ha pagato con i soldi dei contribuenti queste reti faccia diventare le stesse un patrimonio statale. Il settore italiano del gioco è maturo e adesso è il momento di rimettere insieme un quadro armonioso per fare bene il settore perché il problema vero è che se noi siamo i servitori dello Stato, lo Stato stesso ci deve mettere in condizione di lavorare bene e di essere competitivi con l’illegale che non è solo nella tassazione ma anche nelle modalità di esercizio, visto ad esempio che le concessioni italiane scadono sempre a breve mentre quelle straniere non scadono mai e già questo ci penalizza. Io credo che la Delega Fiscale debba tenere conto della vera possibilità di concorrenza tra le imprese e questa deve essere fatta con delle esclusioni forti perché le imprese hanno condizioni di esercizio molto diverse, ad esempio quando ci sono soggetti che hanno giochi in esclusiva e possono quindi gestire un prodotto di mercato in maniera più facile da piazzare, non avendo di fatto concorrenza e quindi poter far sottostare l’operatore alle proprie condizioni ed obbligandolo talvolta a scelte predeterminate. Invito gli operatori, lo Stato e i Monopoli a lavorare in una direzione di maggiore competitività e questa sarà una delle svolte vincenti e spero che la Delega Fiscale possa portare verso questa soluzione. Inoltre confido che il Governo faccia degli interventi decisivi e mirati per salvaguardare l’ippica, un patrimonio italiano da tutelare e con la quale vivono circa 50.000 famiglie. Per l’ippica il tempo per il salvataggio sta scadendo e quindi spero che questi interventi ci siano e siano risolutivi” lp/AGIMEG