Contro la corruzione sportiva, anche il consiglio d’Europa scende in campo

Dopo le sconcertanti rivelazioni dell’Europol sulle numerose partite oggetto di combine in Europa, anche il Consiglio d’Europa sta lavorando ad un progetto di convenzione per armonizzare la legislazione sul fronte della manipolazione delle scommesse sportive.

Una quarantina si Paesi stanno seguendo da vicino lo sviluppo di questo testo scritto da tre persone guidati da Jean François Vilotte, presidente dell’autorità di regolamentazione francese Arjel. Vilotte ha fatto sapere che sono in corso contatti con la Corea del Sud, il Canada, l’Australia e alcuni Paesi del Commonwealth e si augura che questo testo diventi universale come la Convenzione dell’UNESCO contro il doping.

 

La convenzione, che dovrebbe essere ratificata entro la fine del 2014, obbligherà i paesi firmatari a modificare, aggiungere o adattare o ancora creare dispositivi legislativi penali relativi alle scommesse ma anche in materia di prevenzione, detenzione e sanzioni.

 

“Questo è il modo migliore per convincere i paesi a ratificare,” ha dichiarato Jean-François Vilotte. L’iniziativa del Consiglio d’Europa, è attualmente l’unico approccio credibile avviato nella lotta contro la frode sui risultati. L’idea di un’agenzia globale calcolata sul modello dell’Agenzia mondiale antidoping e co-gestito dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) è stata presto abbandonata. “La cosa importante è avere prima la legge,” ha dichiarato Mr. Vilotte

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