La commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi di Camera e Senato sta proseguendo l’esame dello Schema di contratto di servizio tra il Ministero delle imprese e del made in Italy e la RAI-Radiotelevisione Italiana Spa, per il periodo 2023-2028.
Tra gli emendamenti presentati, due proposte PD e M5S prevedono che la Rai garantisca il divieto di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia. Va ricordato però che proprio il Movimento 5 Stelle, nel 2018, aveva presentato e successivamente approvato il cosiddetto Decreto Dignità, con il quale, a tutt’oggi, è vietata qualsiasi forma di sponsorizzazione e pubblicità del gioco su ogni canale, compreso naturalmente anche quello televisivo.
Ecco i testi integrali:
11-bis.0.1 Carotenuto, Bevilacqua, Orrico, Ricciardi (M5S)
Dopo l’articolo 11-bis, inserire il seguente: « Art. 11-ter. (Pubblicità) 1. La Rai, coerentemente con le previsioni della convenzione, è tenuta a garantire: i) la trasmissione di messaggi pubblicitari nei limiti di quanto stabilito nel TUSMA; ii) l’assenza di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia, fatte salve le iniziative promozionali delle lotterie a estrazione differita; iii) il divieto di trasmissione di messaggi pubblicitari discriminatori o che alimentino stereotipi di genere; iv) l’assenza di messaggi pubblicitari in qualsiasi forma nei canali tematici per bambini. ».
20.0.1 Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo, Verducci (PD-IDP)
Dopo l’articolo 20 aggiungere il seguente: « Art. 20-bis. (Obblighi specifici finalizzati all’attuazione della missione di servizio pubblico) 1. La Rai ai fini dell’attuazione della missione di servizio pubblico è tenuta ad assolvere i seguenti obblighi: a) valorizzare e promuovere la propria tradizione giornalistica d’inchiesta; b) vietare la trasmissione di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo per favorire il contrasto alla ludopatia; c) sensibilizzare i conduttori dei programmi e i propri dipendenti e collaboratori, anche attraverso specifiche azioni for- mative, ad attenersi scrupolosamente nella loro attività ai principi del fact checking, adottando le migliori best practice di settore; d) garantire la fornitura del servizio pubblico radiofonico televisivo e multimediale senza interruzioni o sospensioni salvo comprovate causa di forza maggiore fermo restando l’obbligo di effettuare le possibili operazioni di intervento. In caso di sciopero si applicano le disposizioni di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni. ». cdn/AGIMEG