Anche le banche svedesi hanno iniziato a chiudere le porte in faccia agli operatori del gioco autorizzati. A lanciare l’allarme è Gustaf Hoffstedt, segretario generale della BOS (Branschföreningen för Onlinespel, associazione che riunisce 22 operatori del gioco online), spiegando che la prassi riguarda tutti i maggiori istituti di credito del Paese: SEB, Swedbank, DNB Nor, Handelsbanken, Nordea e Danske Bank. La BOS ha già presentato un esposto alla Finansinspektionen (l’ente governativo che dirige il settore finanziario) sostenendo che la prassi viola la legge. Hoffstedt spiega che la maggior parte delle banche è stata costretta a interrompere i rapporti con gli operatori di gioco a causa delle policy interne sulla gestione del rischio e della normativa antiriciclaggio. Alcuni istituti tuttavia non hanno fornito alcuna ragione. L’associazione sottolinea che i servizi offerti dalle banche sono essenziali per il settore del gioco, “Gli operatori rischiano di perdere uno strumento fondamentale per combattere essi stessi le frodi e il riciclaggio” commenta Hoffstedt. “Senza l’accesso al sistema di identificazione delle banche, le compagnie saranno costrette a utilizzare strumenti alternativi per identificare i propri clienti. Strumenti che tuttavia non garantiscono gli stessi standard di sicurezza né per i consumatori, né per le compagnie”. Sulla vicenda interviene la SEB – una delle banche menzionate dalla BOS – per spiegare che gli istituti non stanno chiudendo sistematicamente tutti i rapporti con gli operatori di gioco, ma decidono caso per caso, valutando il profilo di rischio di ogni cliente. lp/AGIMEG