Conte (Premier) al Senato: “Evitiamo chiusure generalizzate sul territorio nazionale, ma pronti ad intervenire a livello regionale in caso di criticità. Chiediamo ulteriori sacrifici a categorie come bar e ristoranti”

“L’evolversi dell’epidemia negli ultimi giorni ha reso necessario un ulteriore DPCM, a integrazione del decreto del 13 ottobre scorso contenente misure di natura restrittiva, per contenere il contagio a causa della recrudescenza del virus”. E’ quanto ha dichiarato il Premier Giuseppe Conte nell’Informativa al Senato sulle ulteriori iniziative adottate dal governo con il nuovo Dpcm relativo all’emergenza epidemiologica.
“In questa sede intendo illustrare le ragioni e la ratio sottesa al complesso degli interventi adottati. Nei mesi successivi alla fase acuta della pandemia non abbiamo mai abbassato la guardia, abbiamo assunto misure rigorose fino al lockdown e siamo stati prudenti anche per quanto riguarda le riaperture. Siamo consapevoli che chiediamo rinunce ai cittadini, ma siamo costretti a compiere azione di bilanciamento tra libertà e salute. La tutela della vita e della salute dei cittadini è prioritaria, presupposto di godimento di tutti gli altri diritti: tutelando la salute si protegge il tessuto produttivo del Paese. I dati economici sono più confortanti delle attese, la nostra economia ha dimostrato resilienza. Evitiamo chiusure generalizzate sul territorio nazionale – ha detto Conte – la strategia per evitare la seconda ondata di contagio non può essere la stessa adottata in primavera. L’Italia oggi è in una situazione diversa rispetto a marzo. Puntiamo a limitare le condotte nella sfera sociale e ricreativa, veicolo di maggiore diffusione del virus. A livello regionale dobbiamo essere pronti ad intervenire in modo più restrittivo, qualora si verifichino criticità in determinate aree di una regione, che può introdurre misure più stringenti rispetto a quanto previsto dal DPCM, di intesa con il Ministro della Salute. Alcune regioni hanno già promosso misure più restrittive, si è concluso l’iter della regione Lombardia, è in corso l’iter in Campania e non possiamo escludere ulteriori aggiornamenti. Dobbiamo evitare attività superflue che potrebbero generare il rischio di contagio, al fine di evitare futuri interventi più rigorosi e penalizzanti”.
“Il DPCM firmato il 18 ottobre – ha proseguito il Premier – integra e completa il precedente decreto del 13 ottobre, con cui erano state introdotte misure di contenimento, come l’obbligo di portare con sé dispositivi di protezione individuale. Il DPCM del 13 ottobre aveva già previsto limitazioni come il divieto di feste al chiuso e all’aperto. Le attività di ristorazione sono consentite, le attività scolastiche continueranno in presenza. Sulle attività sportive da contatto è stata interdetta l’attività dilettantistica di base, salvo gli allenamenti individuali. Sono state vietate sagre, sono consentite invece le manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali. Per alcune categorie, mi riferisco in particolare a bar e ristoranti, chiediamo ulteriori sacrifici, ma assicuro l’impegno del Governo ad adottare misure di sostegno per le categorie più colpite. Con la Legge di Bilancio 2021 poniamo in essere una strategia che non trascuri le misure immediate, il Paese ha infatti bisogno di ossigeno per correre e ridurre l’incertezza. La prossima manovra mira a tutelare l’economia del Paese, non prevediamo nessun aumento delle imposte. Abbiamo previsto un fondo di 4 miliardi di euro per il sostegno delle attività più colpite dalla crisi, come turismo, cultura, spettacolo e ristorazione. Siamo ancora dentro la pandemia, l’attenzione deve essere altissima. Il Governo continuerà a mantenere una costante interlocuzione con il Parlamento, ma anche con i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali”, ha concluso Conte. cr/AGIMEG